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 2018  agosto 21 Martedì calendario

Anche i pinguini si fanno le corna

Chi lo dirà a tutti i paladini della famiglia naturale, leghisti, pro-life, popolo del Family Day? E pure ai produttori del Kinder Pinguì, animale scelto, forse, anche per la sua nota monogamia, che ne faceva un testimonial perfetto della famiglia da pubblicità, dove i figli sono sempre cloni pastello-vestiti dei genitori? La notizia viene dal Living Planet Aquarium di Salt Lake City, nello Utah. Osservando i movimenti di alcuni pinguini, i ricercatori hanno scoperto, attraverso il test di paternità, che due su 19 erano allevati da una coppia, ma biologicamente figli di un’altra.
I protagonisti si chiamano Roto e Copper e Coco e Gossamer, amabili vicini di casa. Roto è il padre biologico di due figli di Coco, che pure è stato protagonista di varie scappatelle. Proprio come un’altra femmina, che è finita nel letto di due maschi sposatissimi. La cosa non avrebbe allarmato gli esperti – “Possiamo dire che anche i pinguini sono umani”, ha scherzato il biologo Eric Domyan – se non fosse che questi pinguini fanno parte di un programma di controllo genetico per evitare endogamia e proteggere queste specie dal rischio estinzione.
Lo stesso rischio, ma per altre ragioni, lo corriamo pure nel nostro paese, dove il 10-15% dei bambini nasce da un tradimento, a dimostrazione che alla famiglia naturale non crede più nessuno (neanche il Papa). Solo che dovremmo fare l’inverso dell’acquario statunitense. Invece di correre a comprare on line il “kit del dubbio”, per sapere se si è davvero padri dei propri figli, dovremmo fregarcene ancor più dello scollamento tra biologia e paternità. Perché alla fine un bambino è un bambino. E un pinguino un pinguino.