La Stampa, 21 agosto 2018
In due parole la convenzione per Autostrade
Negli ultimi giorni i partiti vanno rinfacciandosi favori alla famiglia Benetton, beneficata negli anni passati dalla privatizzazione delle autostrade. Ma come è andata veramente? Sotto Prodi, nel 1997, viene firmata la convenzione che affida la gestione della rete ad Autostrade per vent’anni, dal 2018 al 2038. Gentiloni nell’aprile scorso la proroga fino al 2042.
Il Salva Benetton è invece del 2008. Al governo c’è Berlusconi, alleato della Lega. Nel convertire in legge il decreto 59, un emendamento approva tutte le convenzioni sottoscritte da Anas con Autostrade. Le concessioni diventano così automatiche e non più legate a periodiche verifiche com’era sotto Prodi. Il parere di Nars, Cipe e di 8 commissioni parlamentari, in pratica il controllo della politica, sparisce. Vengono previsti aumenti tariffari per almeno il 70% dell’inflazione e quelli per gli investimenti fino al 2038 indipendentemente dalla realizzazione degli stessi. A votare sì saranno 282: Pdl, Lega e Gruppo Misto. Contrari 250: Pd, Udc e Idv.