Kim Severson per "The New York Times", 20 agosto 2018
1. "ASIA ARGENTO GLI LEVO' I PANTALONI, GLI PRATICO' SESSO ORALE E POI FECERO SESSO" 2. ECCO L’ARTICOLO DEL "NEW YORK TIMES" CHE RIVELA I DETTAGLI DIETRO IL PAGAMENTO DI 380 MILA DOLLARI DA PARTE DI ASIA ARGENTO A JIMMY BENNETT, L’ATTORE CHE L’HA ACCUSATA 3. “SOLO QUANDO HA VISTO CHE SI ERGEVA A VITTIMA DI WEINSTEIN, BENNETT HA DECISO DI…”
L'attrice e regista italiana Asia Argento è stata tra le prime donne nel mondo del cinema ad accusare pubblicamente di violenza sessuale il produttore Harvey Weinstein. È diventata una figura di spicco nel movimento #MeToo, affiancata dalla collega Rose McGowan e sempre sostenuta dal fidanzato chef Anthony Bourdain, che si è tragicamente tolto la vita a giugno.
Ma nei mesi che seguirono le sue rivelazioni su Weinstein dello scorso ottobre, è emerso che Asia Argento si è accordata per pagare 380.000 dollari a Jimmy Bennett, un giovane attore e musicista rock, che disse di essere stato aggredito sessualmente da lei in una camera d'albergo della California anni prima, quando Asia aveva 37 anni e lui solo 17, mentre in California l'età legale per il consenso a rapporti sessuali è di 18 anni.
Le affermazioni del ragazzo e la successiva disposizione del pagamento sono contenute in una serie di documenti tra gli avvocati di Asia Argento e di Jimmy Bennett: adesso quelle carte sono state inviate al New York Times tramite e-mail criptata da un indirizzo non identificato e includono anche un selfie, datato 9 maggio 2013, dei due a letto. Come parte dell'accordo, Bennett, che ora ha 22 anni, ha ceduto la fotografia e il copyright all'attrice, che oggi ha 42 anni, ma pare che qualcuno abbia voluto rompere il silenzio sul caso che rischiava di rimanere nell’ombra.
Il Times ha provato ripetutamente da giovedì a contattare Asia Argento, ma lei non ha risposto ai messaggi lasciati sul suo telefono e alle mail inviate a due dei suoi agenti, che hanno accettato di inoltrare la richiesta. Carrie Goldberg, l’avvocato dell’attrice, ha letto i messaggi e-mail del The Times, ma non ha risposto. Venerdì una donna che ha risposto al telefono nell'ufficio della signora Goldberg ha detto che l'avvocato non sarebbe stata disponibile a commentare l’articolo.
Bennett, che vive a Los Angeles, non accetterà di essere intervistato, ha detto il suo avvocato Gordon K. Sattro che in una mail ha aggiunto: «Nei prossimi giorni Jimmy continuerà a fare quello che ha fatto negli ultimi mesi e anni, concentrandosi sulla sua musica».
I documenti. In una lettera di aprile indirizzata ad Asia Argento, Goldberg confermava i dettagli finali dell'accordo, stabilendo un programma di pagamenti, definendolo denaro utile “per aiutare Bennett". «Speriamo che nulla di simile ti capiti di nuovo - continuava Goldberg - Sei un’autrice potente e stimolante ed è triste che tu viva circondata di individui di merda che cercano di far leva sia sui tuoi punti di forza sia sulle tue debolezze».
Ma per Bennett, che da bambino prodigio aveva incantato Harrison Ford e Bruce Willis, l'incontro nella camera d'albergo del 2013 fu un momento drammatico «che lo fece precipitare in una spirale di problemi emotivi», si legge nei documenti.
«Le ricadute della “violenza sessuale” furono così traumatiche da ostacolare il lavoro e ridurre le entrate economiche del signor Bennett, minacciando la sua salute mentale» si legge nei documenti inviati dall’avvocato del ragazzo a Richard Hofstetter, avvocato di lunga data di Bourdain, che rappresentava in quel momento anche Asia Argento. L’attrice si era successivamente rivolta successivamente a Goldberg per gestire il caso.
Nella richiesta di risarcimento iniziale Bennett ha chiesto 3,5 milioni di dollari «per l'inflizione intenzionale di sofferenza emotiva, perdita di salario, aggressione e violenza sessuale. Bennett aveva incassato oltre 2,7 milioni di dollari nei cinque anni precedenti all'incontro nel 2013 con la Argento, ma il suo reddito da allora è sceso a una media di 60.000 dollari all'anno. Un fatto attribuibile al trauma subito in seguito all'incontro sessuale con Argento» ha scritto il suo avvocato.
A ottobre, un mese prima che Bennett inviasse la sua richiesta di denaro, The New Yorker pubblicò un articolo di Ronan Farrow che includeva Argento tra le 13 donne che accusavano Weinstein di molestie e stupri. «Per Bennett, vedere Argento presentarsi come vittima di violenza sessuale era troppo da sopportare - ha continuato l’avvocato - Argento era sia un mentore che una figura materna. Sentiva che si era instaurata una relazione madre-figlio dopo la loro prima esperienza sul set nel 2004».
Bennett ha iniziato a recitare all'età di 6 anni, quando fu scritturato in una pubblicità per una Dodge Caravan. Ha continuato a comparire in dozzine di altri spot pubblicitari e ha ottenuto ruoli in numerosi spettacoli televisivi. La sua prolifica carriera cinematografica è iniziata nel 2003 con "Daddy Day Care", con protagonista Eddie Murphy. Aveva 7 anni quando venne scritturato in “Ingannevole è il cuore più di ogni cosa”, un film del 2004 diretto proprio da Asia Argento. Nelle interviste e nei successivi post sui social media i due, nel corso degli anni, si sono riferiti l'un l'altro come madre e figlio.
L’incontro incriminato. Il 9 maggio 2013, il giorno in cui si sono incontrati per una riunione nella sua stanza al Ritz-Carlton a Marina del Rey, in California, Asia Argento ha postato su Instagram: «Aspettando il mio figlio perduto da tempo, il mio amore @jimmymbennett. Sono in trepidazione #marinadelrey. Fumo sigarette come se non ci fosse una prossima settimana». Al suo post Bennett rispose sui social: «Sono quasi arrivato».
«Quella mattina Bennett, che ha una condizione agli occhi che gli impedisce di guidare, arrivò nella camera d'albergo di Argento con un parente - secondo quanto si legge nei documenti - L’attrice chiese a questa persona di andarsene così da poter stare da sola con Bennett. Poi gli diede da bere alcolici e gli mostrò una serie di appunti che aveva scritto.
Poi lo baciò, lo spinse sul letto, gli tolse i pantaloni e praticò sesso orale su di lui. Infine si arrampicò sopra il ragazzo e i due ebbero rapporti sessuali. Poi gli chiese di scattare una serie di foto. Più tardi, quel giorno lei postò un primo piano dei loro volti su Instagram con la didascalia, "Il giorno più felice della mia vita reunion con @jimmymbennett xox", aggiungendo "Jimmy sarà nel mio prossimo film"». Quel post e altri ancora sono stati inclusi nei documenti presentati dall’avvocato di Bennett, insieme a tre foto che raffigurano lui e Asia a letto, entrambi a petto nudo.
«I due pranzarono e Bennett si diresse a casa nella contea di Orange, dove viveva con i suoi genitori - si legge nei documenti - Mentre veniva portato a casa, iniziò a sentirsi estremamente confuso, mortificato e disgustato».
Ma un mese dopo, l'8 giugno, inviò ad Asia un messaggio su Twitter, «Miss you momma !!!!» accompagnato da una fotografia di un braccialetto con un’incisione che lei gli aveva regalato per ricordare il film.
L’accordo. Alla fine Asia Argento ha accettato di pagare 380.000 dollari dilazionati nel corso di un anno e mezzo, iniziando con un pagamento iniziale di 200.000 dollari fatto ad aprile, secondo quando si legge nei documenti dell’avvocato Goldberg, che ha delineato i termini dell'accordo.
L'accordo non impedisce a nessuna delle parti di discutere del caso. Nella lettera, la signora Goldberg ha spiegato che la legge della California non consente accordi di non divulgazione dei contratti civili che coinvolgono il tipo di accuse formulate da Bennett.
«Un'alternativa - scriveva Goldberg ad Argento - sarebbe stata quella di aggirare la legge della California usando gli avvocati di New York e sostenendo che le leggi di New York governano l'accordo. Alla fine, hai deciso di optare di non adoperare una formula di non divulgazione perché hai ritenuto che fosse incoerente con i messaggi pubblici che hai lanciato sui pericoli sociali degli accordi di non divulgazione.
Bennett potrebbe teoricamente parlare della sua causa contro di te, ma in base a questo accordo non può pubblicare la foto di voi due. In più non gli è permesso infastidirti per soldi, denigrarti o denunciarti, a patto che tu rispetti i tuoi obblighi nel contratto».