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 2018  agosto 18 Sabato calendario

Mai più senza vaniglia

Avremo un autunno alla vaniglia. Figlia di un’orchidea, è la seconda spezia più cara del pianeta. La sentiremo, oltre che nei profumi, nell’olio e nel sale, nei rossetti, nei balsami (e non parliamo dei dolci, un classico). 
Alla vaniglia è intitolato Raw, il format di Pitti Fragrance (si svolgerà dal 14 al 16 settembre) dedicato alle materie prime, con un viaggio virtuale in Madagascar, principale produttore del mondo. Vaniglia è la parola magica per tutti, dagli chef agli hairstylist. Senza dimenticare che Christian Grey in Cinquanta sfumature di grigio, definisce «vaniglia» il sesso «dolce». Magari torna di moda anche quello…
I perchéLa vaniglia c’è sempre stata. Basta pensare ai famosi Jicky (1889) e Shalimar (1925) di Guerlain. Jean-Paul Guerlain raccontava che nonno Jacques gli consigliava di usare la vaniglia non perché fa pensare all’infanzia o la torta della nonna ma perché «aggiunge qualcosa di erotico a un profumo. Trasforma Shalimar in un abito da sera scandalosamente scollato». Rachel Herz, neuroscienziata esperta di psicologia degli odori, ricorda che lo zucchero attiva i meccanismi di ricompensa nel cervello e il conseguente rilascio di dopamina. Ciò che profuma di dolce provoca una reazione automatica positiva.  Conferma Micaela Giamberti, fragrance division director di Mane, azienda francese leader nella creazione di profumi: «È intramontabile, femminile, unisex, fa sognare, coccola, rassicura legandosi a nostri ricordi più intimi. È giocosa con le note orientali, audace con le sfaccettature gourmand». E ormai piace anche agli uomini.
Le nuove fragranze
Sul legame tra profumi, sensazioni e uso quasi «medico» può dire molto Silvia Monti, creatrice del brand Peccato Originale (profumi per l’anima): «La mia è, da tre generazioni, una famiglia di farmacisti. Nella sede storica, un palazzo del Seicento, abbiamo ritrovato libri con antiche ricette, elenchi di ingredienti ed effetti sulla salute. Ho pensato a cinque fragranze “da prescrizione”. C’è la Vaniglia Verticale di “Iniezione di Morfina”, associata ai fiori banchi, in fiala (alleggerisce la mente), c’è la Vaniglia Ribelle di “Gas Antisociale”, unita allo zafferano, per alzare le difese contro i narcisisti, c’è la Vaniglia Afrodisiaca di “Cantaride” (con semi di Angelica) e la Vaniglia Essenziale di “Polvere di Etere”, l‘ultima arrivata (con fava di cacao) che migliora l’umore quando sei sfinito». 
Non male, la cura del profumo. Ottima anche la «fuga» con Vanhera, profumo firmato dal «naso» Luca Maffei (Laboratorio Olfattivo) un’assoluta di vaniglia esaltata da pepe, cardamomo e cannella. «Siamo abituati al gusto alla vanillina artificiale e lo confondiamo con quello naturale, più complesso e profondo – spiega Maffei – ma oggi ne stiamo scoprendo le potenzialità, non solo in termini di piacere, è sensuale, da acquolina in bocca, ma di comunicazione, di viaggio olfattivo. E la domanda è esplosa. Un chilo di assoluta di vaniglia, ottenuto attraverso distillazione molecolare, costa 6-7mila euro».
Il bello è che di vaniglie per questi viaggi ce ne sono davvero tante. Ella Constant l’ha messa in Basier de Florence («lascerà la sua impronta nella memoria di chi la indossa»), Comptoir Sud Pacifique l’ha appena rilanciata con Vanille Blackberry. Francesca Bianchi, naso italiano ad Amsterdam. l’ha resa elegante e vellutata in «Under The Skin». Pierre Guillaume, con Felanilla (Parfumerie Générale) dichiara «una vaniglia felina, sotto un manto di Iris e Zafferano». Molinard rincara la dose con Vanille Eau de Parfum, un bouquet tropicale che evoca stordimento dei sensi. Abbandonatevi…
I sapori
Zucchero vanigliato? Che noia... È l’ora del sale. Come si fa? Prendete il baccello, spezzatelo e «dimenticatelo» nel barattolo del sale. Dopo un paio di settimane avrete un condimento esotico, perfetto con un crudo di pesce. Per par condicio, preparate anche l’olio alla vaniglia. Aprite il baccello e lasciatelo in infusione. Più tempo rimarrà, più sapore rilascerà. Arcangelo Dandini («al Passetto», Roma) lo usa per condire l’insalata tiepida di mazzancolle e pesche allo zafferano. Da provare, l’idea di Salvatore Tassa, del ristorante stellato Colline Ciociare (Acuto, Frosinone): fettuccine al pecorino con pomodorini alla brace, menta e vaniglia bourbon. Per l’autunno: cavolfiore, patate e cipollotti rosolati nel burro, coperti di latte, aromatizzati alla vaniglia e frullati al mixer. Non il solito purè. Buon appetito!
I colori
È l’ultima tendenza dell’ «hair coloring». Il vaniglia, mixato – come suggeriscono da Wella – a tocchi cenere e caramello valorizza il «no make-up, make-up» che piace ancora molto in area beauty. La top Elsa Hosk sceglie un vaniglia super-luminoso con lunghezze mosse, mentre Romee Strijd punta sul degradé per un effetto multi-dimensionale. Sulla passerella di Les Copains autunno-inverno si sono viste acconciature di un meraviglioso burro/vaniglia/soda. E da Sephora, Douglas, Marc Jacobs, trovate palette di ombretti con tutta l’illusione della vaniglia nei colori, nei pigmenti, nelle polveri. Le blogger americane hanno già lanciato la moda «vanilla face». Forse è vero: con la dolcezza si ottiene tutto.