Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  agosto 15 Mercoledì calendario

“Troppo stress a Montecitorio”. I 5 Stelle vogliono la sala yoga

Che stress fare il parlamentare. E così i cinque stelle aprono la pratica «relax» invocando una sala yoga a Montecitorio. Legittimo, certo, almeno una volta archiviata la crociata contro i politici fannulloni, tutte ferie e poca fatica. Governare stanca, i compromessi con la Lega di più ed evidentemente occorre rimediare, e meditare, almeno secondo i pentastellati che hanno fatto la richiesta «Zen» al presidente della Camera Roberto Fico.
L’idea arriva dalla passata legislatura e ha come sponsor la calabrese Dalila Nesci, che ha poi convinto di questa improrogabile esigenza anche la collega stellata e portavoce campana Carmen Di Lauro, che ha molto a cuore il tema della salute e del benessere mentale. «Viviamo in una società disumanizzata – ha spiegato all’Adnkronos – in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo tra lavoro, computer, tablet, smartphone. Perdiamo il contatto con la nostra interiorità e con il momento presente». E lo yoga sarebbe un rimedio efficace per far sì che, non solo in Parlamento, gli italiani mantengano nervi saldi. «Risulta essenziale, spiega ancora la deputata, rimettere al centro il tema della salute mentale, prevenire intervenendo prima di ricorrere agli psicofarmaci. Prevenire dunque ma anche curare, e quindi riprendere il discorso della legge Basaglia a cui ho voluto dedicare il mio primo intervento in aula. Una legge rivoluzionaria che ha chiuso i manicomi e che ha raccontato la malattia mentale sotto una nuova luce».Già nella precedente legislatura Dalila Nesci aveva insistito con le pratiche ascetiche organizzando «Parole guerriere», una serie di seminari filosofici che hanno avuto come relatori lo stesso Roberto Fico, oltre a Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Paola Taverna, Virginia Raggi. 
Sul sito paroleguerriere.info viene illustrato il «manifesto» dell’iniziativa; «Portare la cultura della meditazione, dell’ascolto interiore e dell’auto-conoscimento dentro i palazzi della politica, magari con l’istituzione di una Sala di Meditazione dentro la Camera dei deputati». E ancora: «Parole guerriere intende contribuire alla realizzazione di una rivoluzione culturale e democratica, che risulta ormai ineluttabile, sia contestando il sistema neoliberista dominante,sia elaborando gli elementi fondamentali di una nuova cultura». 
Ma dietro al desiderio delle due parlamentari di «aprire i chakra» ai colleghi c’è uno degli ideologi del Movimento, il filosofo Marco Guzzi, ideatore dei gruppi «Darsi pace», molto favorevole alle pratiche ascetiche (è stato anche ospite tempo fa ad un convegno della Federazione italiana yoga). Secondo lui «occorre riflettere sulla necessità di un grande riorientamento culturale, ineluttabile su tutto il pianeta e che non può non radicarsi nei processi di liberazione interiore di ciascuno di noi». Su YouTube le sue cinque regole per la meditazione, in attesa che la presidenza della Camera decida se dotare di «futon» le austere aule di Montecitorio. Nell’attesa: «Namasté».