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 2018  agosto 14 Martedì calendario

Wc d’oro e tigri in ceramica, le ville in stile Scarface dei boss Casamonica

Nello showroom di tre piani vista Grande raccordo anulare assicurano: «Qui troverete la soluzione giusta per valorizzare ogni ambiente». Lampadari in vetro di Murano, applique barocche, armadi e comò dagli orpelli neoclassici. Soluzione giusta soprattutto per i Casamonica: per loro quel negozio è un self service. Il proprietario è indebitato con loro e non può opporsi. In un caso gli offre una parure da 10mila euro che in realtà ne vale 3mila. Ma Luciano Casamonica, il “mediatore culturale” immortalato nelle foto di Mafia capitale con la maglietta “Italia” tra Gianni Alemanno e Giuliano Poletti, ha l’occhio fino e con la sorella Lauretta risolve: «Guarda, oltre la parure ci pigliamo pure la camera da letto».
Le ville dei Casamonica, fotografate dopo l’operazione della procura di Roma che per la prima volta li accusa di mafia, sono il catalogo di un nuovo stile criminale, con cavalli bianchi che trainano carrozze orologio e velieri muniti di 80 cannoni per mostrare la potenza di fuoco dal caminetto di Carrara. Tigri in ceramica ad altezza reale, santi placcati in argento, marmi ovunque, una cascata di dorature. Si sprecano le bottiglie di Veuve Clicquot nella parete-vetrina illuminata del salotto accanto ai reperti archeologici trafugati dai tombaroli. Miseria e nobiltà.
Sembra di entrare in Casa Savastano, ma «i Casamonica non li imitano, sono semmai la matrice», spiega Paki Meduri, l’architetto scenografo delle serie Gomorra, Suburra e ora ZeroZeroZero che ricorda come la cornice d’oro intorno al televisore sia stata un segno distintivo del clan romano ben prima che arrivasse a Casal di Principe. «L’abc dello sfarzo per entrambi è Tony Montana in Scarface però i Casamonica guardano alla ricchezza russa rivisitata con damaschi e ori».
L’oro, lo “slato” in lingua sinti, va usato anche nei cessi. Per acquistare un wc dorato identico al loro ci si può rivolgere a una ditta del napoletano: costa 2.000 euro e la spedizione è gratuita. E poi il marmo icona della dignità imperiale con colonne infilate in cucina e capitelli finiti anche negli atti del processo perché quando un artigiano iraniano si è rifiutato di consegnarli gratis, loro gli hanno spaccato la testa.
Davanti al piccolo castello d’intonaco rosa, che s’è allargato inghiottendo il marciapiede della borgata, ci sono i busti di Caio Giulio Cesare per sentirsi re di Roma. La roccaforte del padrino Giuseppe era stata confiscata, ma i sigilli non sono stati un problema. Ha continuato a viverci e ad arricchire il mobilio.Stucchi veneziani, tende damascate con pomelli dorati e una biga con il centurione romano in argento laminato poggiata sull’immancabile centrino, che altrimenti il tavolo barocco si rovina. In cucina svetta un cavallo d’oro imbizzarrito con la criniera, gli zoccoli in argento e gli occhi di cristallo Swarovski. È alto un metro e mezzo.
Nelle tane dei Casamonica c’è poi un elemento che si fa maniacale: i felini. Tigri e pantere rivolte all’ingresso di casa, leopardi davanti al bagno e tigrotti in soggiorno. Una passione animalier che si riproduce negli abiti, nei divani e persino nelle carte da parati. «Racchiudono il loro spirito. Si sentono animali aggressivi, difficili da incatenare», ragiona Meduri. I Casamonica hanno lanciato la tendenza, ma si sono evoluti guardando ai Casalesi. Entrambi si circondano di mobili che fanno riferimento alle corti della nobilita europea inclusi i troni come quello su cui sedeva il boss Giuseppe prima di essere arrestato. Vogliono sentirsi sovrani e quella opulenza esibita è il loro blasone, ma a differenza dei Casalesi non si fanno fare ritratti a olio pseudo-nobiliari per ricreare un passato aristocratico. A loro bastano le foto di famiglia. Meglio se di campioni di pugilato o di attori. Se poi qualcuno fosse tentato di arredare casa nel loro stile, potrà trovare tutti, ma proprio tutti i loro oggetti – inclusi i mori veneziani portalampade a 625 euro, le colonne foglia oro sormontate da tigrotti per 395 euro e persino il leopardo su tronco in ceramica bianco e oro a 1.100 euro – sul sito di un grande rivenditore di Gioia Tauro. Affinità estetiche e non solo visto che proprio i Casamonica hanno spiegato: «La famiglia nostra funziona come giù in Calabria».