Corriere della Sera, 13 agosto 2018
In Australia tutti pazzi per la Regina
In 66 anni di gloriosa sovranità, Elisabetta II ha fatto in tempo a vedere il suo regno – la Gran Bretagna ma anche l’antico Commonwealth tutto – crescere e mutare vorticosamente. Neppure lei, all’alba dei 92 anni, si sarebbe forse immaginata però di vedere la sua popolarità tornare improvvisamente a schizzare in una delle terre più distanti dell’ex «impero»: l’Australia.
Da giorni, infatti, i parlamentari di Canberra denunciano di essere letteralmente travolti da una richiesta tutta particolare da parte dei propri elettori: quella di ricevere a casa un ritratto di Sua Maestà
A lanciare la strana «moda» estiva è stato, a modo suo, un giornalista di Vice, Nicholas Lord: scavando nei meandri di una vecchia legge in vigore dal 1990, Lord ha scoperto che il cosiddetto consitutents’ request program permette ad ogni cittadino australiano di richiedere al proprio deputato di riferimento non soltanto i simboli più ovvi dell’unità nazionale – da un esemplare della bandiera all’incisione dell’inno – ma anche un ritratto di colei che è a tutti gli effetti la Regina d’Australia.
Detto fatto, la notizia nel giro di poche ore è diventata virale, e centinaia di i australiani hanno preso carta e penna – più spesso mouse e tastiera – e scritto ai rispettivi parlamentari per ricevere il loro ritratto «di diritto». Soprassalto di orgoglio patriottico o scherzo di discutibile gusto di mezza estate? Il dubbio è venuto a diversi tra gli eletti, molti dei quali non l’hanno presa benissimo. «Il mio ufficio ha ricevuto oltre 25 richieste nel giro di 12 ore», ha twittato allarmata la deputata Rebekha Sharkie.
Molte tra le lettere, a dire il vero, hanno chiaramente il tono della boutade. Nulla di personale contro la Regina, che anche in Australia gode di eccellente rispetto. Il problema è più profondo. Nel 1999 un referendum popolare confermò la fedeltà monarchica dell’Australia; ma a quasi vent’anni di distanza, le cose sembrano cambiate: i sondaggi più recenti danno il livello di popolarità dell’istituzione monarchica in caduta libera, specie tra i più giovani, e i leader dei principali partiti progettano apertamente di riaprire la questione nella prossima legislatura. Per un Regno (Unito) che ha scelto di lasciare l’Ue con la promessa di riscoprire la sua identità «globale», potrebbe essere un pessimo risveglio.