Corriere della Sera, 12 agosto 2018
Il caso dei vaccini, spiegato bene
La polemica sui vaccini tiene banco da mesi causando difficoltà a comprendere termini utilizzati da politici e tecnici come se fossero di pubblico dominio. Tentiamo di fare ordine.
Legge e circolariLa legge che ha introdotto 10 vaccinazioni obbligatorie come requisito necessario per entrare a scuola da 0 a 16 anni è dell’agosto 2017 a firma Beatrice Lorenzin. In via provvisoria era ammessa l’autocertificazione come impegno a presentare il certificato vero e proprio. Il 5 luglio scorso è intervenuta la circolare del ministro Grillo che ha esteso l’autocertificazione al 2018-19, sufficiente per l’ingresso a nidi e materne. In pratica il genitore può dichiarare «mio figlio è in regola», attestando il suo stato di salute. Dopo l’estate la Camera discuterà l’emendamento al decreto Milleproroghe già approvato dal Senato che rinvia le sanzioni per i genitori con figli non in regola all’anno 2019-20.
Obbligo flessibileÈ uno strumento citato per la prima volta dal disegno di legge a firma Lega-5 Stelle appena depositato in Senato. L’obbligo di vaccinazione scatterà solo «in caso di emergenze sanitarie o di compromissione dell’immunità di gruppo (gregge) anche con l’adozione di piani straordinari se si rilevano significativi scostamenti dagli obiettivi fissati dal piano». Si potrà intervenire a livello locale in base ai dati epidemiologici e per singole malattie infettive. Chi non rispetta il programma straordinario rischia sanzioni da 100 a 500 euro.
Immunità di greggeÈ una situazione in cui il germe non riesce a trasmettersi da un individuo all’altro grazie alla presenza di una maggioranza di popolazione immune. Con la vaccinazione la quota di persone di persone contagiose può essere artificialmente diminuita fino a raggiungere un livello di protezione per l’intera comunità e quindi anche per la minoranza dei bambini che per vari motivi non sono immunizzati. La probabilità che vengano a contatto con un non vaccinato diventa infatti estremamente bassa. L’immunità di gregge necessaria per bloccare il germe è proporzionale alla sua contagiosità. Per fermare un virus aggressivo come quello del morbillo le coperture vaccinali secondo le stime dovrebbero essere vicine al 95%.
Anagrafe vaccinaleÈ il fulcro del monitoraggio dei programmi vaccinali. È un registro digitale che contiene le informazioni necessarie per valutare l’efficacia dei piani, modificarli, organizzare campagne mirate. La creazione di un registro vaccinale nazionale è indicata da tutti i piani di prevenzione degli ultimi trienni. Mai realizzate la completa transizione dal cartaceo al digitale e la nascita di un cervellone unico di raccolta dei dati regionali. Nel 2016, erano 18 su 21 le regioni che si erano organizzate a livello informatico ma con software incompatibili fra loro.
ImmunodepressiSono i bambini privi della funzionalità del sistema immunitario, esposti a infezioni virali e batteriche e a complicazioni rischiose per la sopravvivenza e per gli effetti collaterali. Per questo motivo, non possono essere sottoposti a vaccinazione. L’immunodepressione dipende da cause genetiche esistenti alla nascita ma può essere anche indotta dalla chemioterapia nelle fasi più intensive del trattamento. Sono pazienti immunodepressi i trapiantati di midollo e organi perché curati con terapie che sopprimono le difese immunitarie (immunosoppressori). Gli immunodepressi di età pediatrica sono 4-5 mila in Italia. Per loro sono particolarmente pericolosi i virus di morbillo, rosolia e varicella e nei neonati la pertosse.