Il Sole 24 Ore, 11 agosto 2018
Le dipendenti donne fanno causa alla Nike
Il nuovo caso è ancora da chiarire. Ma due dipendenti hanno fatto causa contro Nike sostenendo di essere state discriminate in termini di stipendio e avanzamento della carriera semplicemente perché donne. Un incidente che alimenta la crisi iniziata a marzo quando in meno di 24 ore due top manager diedero le dimissioni per «condotte improprie» non meglio definite. Nike avviò un’inchiesta sul sistema di funzionamento delle risorse umane.
Le due donne hanno depositato la loro azione legale in un tribunale a Portland. La loro tesi è che siano state pagate meno rispetto a uomini con le medesime funzioni. Nike «ha intenzionalmente e volutamente fatto discriminazioni» contro le donne «in merito a stipendi, promozioni e condizioni occupazionali». Le due donne ora puntano a lanciare una class action, cosa non insolita quando in gioco c’è un grande gruppo quotato. Nike ha silurato almeno 11 executive a fronte di lamentele per un comportamento inappropriato. E dopo avere ammesso di avere fallito nel promuovere donne e persone appartenenti a minoranze, il mese scorso l’azienda ha detto che avrebbe dato un aumento a 7.000 persone.