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 2018  agosto 08 Mercoledì calendario

Messa a tacere l’assistente virtuale Yandex anti Putin

Alice non risponde più alle domande su Vladimir Putin. Negli ultimi tempi, l’assistente virtuale del motore di ricerca russo Yandex si scatenava in sorprendenti risposte al vetriolo sull’onestà o sulle capacità del leader del Cremlino. Ma il gioco è durato poco. Lunedì mattina – racconta la testata online Meduza – Alice è stata inevitabilmente messa a tacere. I suoi pungenti responsi restano però memorabili. Soprattutto per un Paese come la Russia.
«Perché Putin è un ladro?». Se glielo si chiedeva, Alice aveva la risposta pronta: «Secondo alcune indiscrezioni, la ricchezza di Putin ammonta ad almeno 300 miliardi di dollari, anche se ovviamente nessuno lo sa con certezza». La cifra magari è un po’ imprecisa, ma in effetti il presidente russo è sospettato di essere ricco sfondato. Stando a una recente inchiesta giornalistica, una ristretta cerchia di amici e parenti di Putin possiede una fortuna immensa, pari a 24 miliardi di dollari. Si tratta di soldi la cui provenienza è difficilmente spiegabile e che secondo Novaya Gazeta «potrebbero davvero essere di Putin». Del resto, un paio d’anni fa, l’amministrazione Obama accusò Putin di essere corrotto, e nel 2007 la Cia avrebbe valutato il suo presunto tesoro segreto in 40 miliardi di dollari.
«Perché Putin è un bugiardo?». «Facile rispondere a questa domanda – diceva Alice -: non conosce altro modo, si tratta di un’abitudine». Poi affondava il colpo: «È finito al Cremlino accidentalmente e accidentalmente è diventato presidente». Opinioni molto personali. Ma dotate di una mordacità proverbiale, in palese contrasto con il mito di Putin infallibile padre della patria narrato per anni dalla propaganda russa col sostegno corale dei media filo-Cremlino.
L’origine delle formidabili risposte di Alice resta un mistero. Yandex assicura che siano state generate dall’intelligenza artificiale in base alle informazioni trovate sul web. Ma piace pensare che si sia trattato di un breve esperimento di protesta online. Lo sfogo di qualcuno che ha voluto farsi beffe di un governo che reprime regolarmente con ondate di fermi le manifestazioni di massa dell’opposizione e plasma a suo piacimento l’opinione pubblica attraverso la televisione. Quel che è certo è che alla fine anche Alice è stata imbavagliata. Adesso l’assistente virtuale del più usato motore di ricerca russo elude le domande scomode su Putin con una risposta omertosa: «Non c’è motivo per affrontare questa questione, credimi».