Libero, 7 agosto 2018
Minacce di morte a Roberto Burioni, l’uomo che ci salva la vita
«Ho un proiettile con il suo nome pronto in canna», «Ho saputo che vai al mare a Rimini (con tanto di bagno e numero alla faccia della privacy), prego di non incontrarti e in cuor mio spero che affoghi», «Per te ci vorrebbe una spedizione punitiva». Queste sono solo alcune delle minacce di morte pubblicate dai leoni della tastiera su Facebook contro Roberto Burioni, lo scienziato del San Raffaele di Milano, plurispecializzato e docente di virologia e microbiologia, da mesi impegnato in una campagna pubblica a favore delle vaccinazioni, e ieri è spuntato un fotomontaggio intimidatorio, con Burioni ostaggio delle Brigate Rosse, con la bandiera stellata alle spalle ed in posa come nella famosa foto di Aldo Moro. I molti commenti, non proprio rassicuranti, si sono scatenati dopo che il professore aveva pubblicato il suo pensiero per sostenere il decreto sui vaccini e la sua obbligatorietà per l’iscrizione all’asilo nido e alla materna, dato che il governo nei giorni scorsi ne aveva rinviato l’obbligo per l’iscrizione a scuola.
DURA VITALa dura vita del prof Roberto Burioni dura da due anni, nei quali è spesso sotto attacco, e quando lui risponde al suo solito, rivolgendosi a «un branco di babbei» con la sua lingua tagliente e i suoi modi spicci, ma soprattutto con la forza della sua scienza, confusa dagli ignoranti con la saccenza, ecco spuntare le truppe dei militanti della guerra santa no-vax, che provano ad abbattere il simbolo della ricerca, della medicina e dell’industria dei vaccini con minacce omicide, episodi di squadrismo contro chi è sul piedistallo, per abbatterlo come un nemico e non come un difensore della vita. Perché di questo si tratta, e Burioni oltre a rivendicare il ruolo della scienza e la sua centralità, punta il dito sui rischi per la salute dei bambini più deboli ed indifesi, attaccando la parte più oscurantista e ignorante del Paese, cosa percepita come una bestemmia nella fanatica opinione dei suoi beceri accusatori. È incredibile che in Italia si possano riceve minacce di morte solo per il fatto di sostenere inoppugnabili verità scientifiche, dimostrate, riconosciute ed applicate dalla comunità medica mondiale, ed è un segnale orribile del degrado culturale e della inciviltà diffusa in alcune sacche del nostro Paese. Diventare il bersaglio di ottusi sostenitori di pratiche terapeutiche alternative alle evidenze e prove scientifiche, non spaventa di certo Roberto Burioni, che si diverte quasi a replicare elencando a chi lo attacca dati e statistiche inconfutabili, rimarcando ogni volta l’importanza, l’efficacia e la sicurezza dei vaccini, in difesa del diritto alla salute individuale e collettiva.
SIAMO CON TE
Il virologo, in suo ultimo tweet, ha infatti aggiunto: «Il Senato ha scritto una pagina infame nella storia della Repubblica, mettendo a rischio la salute di bambini indifesi per ingraziarsi la parte più ignorante e oscurantista del Paese. Il ministro che tace è surreale. Vergogna». Ecco, caro Roberto, noi medici ci uniamo al tuo messaggio, siamo tutti con te, abbiamo il compito e il dovere di custodire e proteggere la vita, e con te siamo per la scienza, per la salute e per l’avanzamento della ricerca, che ha debellato malattie ed epidemie una volta diffuse e mortali. La nostra non è una solidarietà di facciata o di amicizia personale, ma è contro un clima di violenza che sfiora il terrorismo, fisico e psicologico. L’odio ignorante può essere pericoloso, anche perché in questo caso ha l’obiettivo di uccidere la scienza e le sue verità, ma è però armato solo di proiettili fatti di superstizione ed analfabetismo scientifico, il peggiore dei mali del nostro tempo, che comunque non provocano alcuna morte, ma solo un ridicolo solletico. Che ci fa molto ridere.