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 2018  agosto 03 Venerdì calendario

Intervista alla madre di Tiziana Cantone

“Quell’uomo la deve smettere di dire bugie. Ha manipolato prima mia figlia e ora la verità”. Maria Teresa Giglio, la mamma di Tiziana Cantone, non le voleva neppure conoscere le dichiarazioni di Sergio Di Palo, l’ex fidanzato di Tiziana rinviato a giudizio per calunnia e accesso abusivo a sistema informatico, rilasciate durante l’interrogatorio del 2016. E invece, dopo l’articolo che le riassume sul Fatto, non ha paura di fare i conti anche con quelle. Con la verità dell’ex fidanzato della figlia, che racconta di una relazione in cui era lui quello quasi in balia delle perversioni di Tiziana. “Le piaceva provocare le altre persone per eccitare il partner”. “Dopo qualche tempo Tiziana non si accontentava di conoscere persone mediante contatti recuperati dal sito di scambisti ma voleva agganciare persone in modo diretto”. “Aveva fatto altri 60 video prima che mi conoscesse”. Maria Teresa ha letto, dice che da lui non si aspettava nulla di diverso.

“Questi sono racconti assurdi. Sergio Di Palo dice che Tiziana amava provocare? Mia figlia non era neppure vanitosa, non metteva neppure foto su Facebook. Ero io che le chiedevo di poterle fare qualche foto in costume, era così bella, le dicevo ‘sii sfrontata’, invece lei era timida. Il seno se l’era rifatto solo perché aveva subito forti oscillazioni di peso a seguito dei suoi disturbi alimentari”.
Era stata anoressica?
Sì, aveva avuto problemi perché era buona, era fragile. Il padre non l’aveva voluta conoscere, aveva bisogno di essere amata. Ogni tanto beveva un po’ ma era intollerante all’alcol, bere le faceva male. Prendeva degli psicofarmaci per l’oscillazione dell’umore, era stata seguita a lungo da uno psicoterapeuta. Lui l’avrebbe dovuta proteggere… invece l’ha manipolata affettivamente.
In che modo?
A Tiziana all’inizio lui non piaceva neanche, lo trovava brutto, ma mia figlia guardava altre cose e lo trovava intelligente. Sergio ha cominciato a manipolarla con bugie, allontanandola da me, perché avevo un legame fortissimo con Tiziana e gli facevo paura.
Lui dice che Tiziana avesse girato già decine di video hard prima di conoscerlo.
E dove sono questi video? Per uscire pulito da questa storia ha scaricato ogni responsabilità su mia figlia che non può più dire nulla. Ma poi, se Tiziana avesse davvero amato fare queste cose, visto che ha sempre detto che la voleva proteggere, perché ha continuato a farglieli fare? E poi all’inizio ha detto che il telefono era andato perso, poi che lui e Tiziana lo hanno distrutto insieme a casa mia… la verità non si capisce mai.
Tiziana ha avuto altri fidanzati. Ha chiesto a loro se aveva queste inclinazioni sessuali anche prima di conoscere Sergio? 
Certo. Hanno tutti detto che Tiziana non ha mai avuto queste fantasie. Anche lo psicologo che l’ha seguita a lungo mi ha confessato che era proprio il contrario, Tiziana aveva problemi a provare piacere, non si sentiva a suo agio con il sesso.
Però questi video li ha girati. Quando ha scoperto tutto, cosa le ha detto?
Che a lei non piaceva farlo, che lui si eccitava così e lei desiderava compiacerlo. Io sono andata a leggere i primissimi messaggi che si mandarono, lui già era ossessivo nel chiederle foto e nonostante lei si raccomandasse di tenerle per sè, lui le girava già a un amico dogsitter. Lei era manipolata, quando stava con lui era sempre triste.
Non può semplicemente essere che condividessero questo modo di vivere il sesso?
Con grande fatica ho guardato i cinque video di Tiziana e lui non si vede mai. Se era davvero un gioco di coppia come mai la faccia di Sergio non si scorge neppure una volta?
Tiziana però mandò dei suoi video ad altri.
Sì, però gli account Facebook di Tiziana con cui adescavano le persone con cui fare questi giochi li gestiva Sergio, aveva le password. Una delle persone coinvolte in questi giochi mi ha detto che ha sempre trovato stridente il linguaggio scurrile che Tiziana usava con lui nelle chat e quello gentile che Tiziana aveva al telefono. Le chat le gestiva lui, ne sono certa.
Sergio dice che era Tiziana che cercò gente fuori da quel sito di scambisti con cui “giocare”. 
Mia figlia prima di conoscerlo non era mai entrata in un sito per scambisti, lui già dal 2013. Tiziana ha avuto tanti momenti di vulnerabilità nella vita, ma non era mai successo nulla di tutto questo. Lui fa parte di quella categoria maschile che si eccita nel sentirsi dare del cornuto mentre la propria donna va con altri. Se mia figlia fosse stata un’esibizionista la popolarità le sarebbe piaciuta, l’avrebbe cavalcata, invece è stata sempre zitta, non è più uscita di casa dalla vergogna. Ed è finita come sappiamo.
Perché si arriva a un processo dopo così tanto tempo? 
Perché le indagini sono partite male fin dall’inizio. Quel maledetto giorno i carabinieri hanno trovato Tiziana già a terra, perché hanno dato per scontato che si sia trattato di suicidio? Il foulard era sciolto, lei era in una posizione strana, inginocchiata, con le infradito, in una tavernetta che non amava perché la trovava angusta. L’ultima telefonata prima della sua morte l’ha fatta a Sergio, sono stati un’ora al telefono. Si doveva indagare per omicidio.
Ma l’ha trovata sua cognata col foulard al collo, appesa al gancio di un attrezzo ginnico…
Certo, l’istinto naturale è stato quello di soccorrerla, di vedere se fosse ancora viva. Ma chi doveva indagare l’ha trovata in una posizione diversa. Tiziana è stata uccisa. Si è tolta la vita per tutti i commenti che sono stati fatti sul web da gente che era ben consapevole del meccanismo che innescava. Quelli che hanno riso di lei, diffuso il video, dato vita a questo fiume di umiliazioni sono assassini.