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 2018  agosto 02 Giovedì calendario

Chi tocca Wagner muore. “È l’esercito privato di Putin”

Ancora una volta dei giornalisti sono stati uccisi mentre facevano il loro mestiere. È accaduto due giorni fa, nella Repubblica Centrafricana. Lavoravano ad un documentario su una società russa di contractors, il Gruppo Wagner, legata a doppio filo al Cremlino. Non è la prima volta che chi indaga su Wagner muore.
Orkhan Dzhemal, Aleksandr Rastorguev e Kirill Radchenko erano in Africa dal 27 luglio. Si vociferava da un po’ che nel Paese vi fossero centinaia di mercenari russi, ma non era ancora del tutto chiaro il loro ruolo. Domenica scorsa i tre giornalisti avevano cercato di entrare nel quartiere generale del Wagner a Sibut, una cittadina lontano dalla capitale, ma gli era stato impedito.
Lunedì avevano un appuntamento con una fonte e, per raggiungerla, dovevano percorrere la stessa strada che li aveva portati a Sibut. Durante il tragitto, un gruppo di uomini armati è sbucato dal nulla e ha crivellato di colpi i tre uomini, mentre la loro guida si è salvata. Miracolosamente. Perché rischiare la vita per saperne di più su Wagner? E che cosa ci fanno i mercenari russi nella Repubblica Centrafricana? Andiamo con ordine. Il Gruppo Wagner è stato fondato nel 2014 da un ex colonnello delle forze speciali, Dimitri Utkin, oggi colpito dalle sanzioni americane. Sembra che il nome Wagner derivi dalla passione di Utkin per la cultura tedesca. Le organizzazioni paramilitari sono illegali in Russia, ma questo non impedisce al gruppo di avere due sedi, una a San Pietroburgo e una ad Hong Kong, e di usare campi di addestramento dell’esercito.
Si racconta che chi inizia il training con loro non abbia più accesso al mondo esterno, debba consegnare passaporto e telefonini, e “scomparire” fino alla fine della missione. Se si torna vivi. I legami col potere politico sono forti: Utkin è stato fotografato al Cremlino con Putin durante una cerimonia militare. Un altro personaggio legato a Putin, Evgenij Prigozhin, famoso per essere il cuoco del Presidente e sotto indagine negli Usa per aver interferito nelle elezioni del 2016, sembra avere investito ingenti somme nel gruppo, ma lui nega ogni legame diretto.
Secondo il capo dei servizi segreti ucraini, “Il gruppo Wagner è l’esercito privato di Putin”, che può essere usato in ogni angolo del mondo. E infatti questi mercenari erano in Ucraina nel 2014, hanno affiancato l’esercito russo regolare durante l’annessione della Crimea e di recente sono intervenuti per deporre il presidente della Repubblica Popolare di Lugansk.Dal 2015 combattono in Siria con grande valore. Secondo alcune stime, ve ne erano più di 5,000 nel 2017. Il giornalista Maksim Borodin nel 2018 ha rivelato che centinaia di mercenari del Wagner erano morti in Siria, imbarazzando il governo. Borodin è morto il 15 aprile di quest’anno dopo essere caduto dal quinto piano del suo appartamento a Ekaterinburg. Verdetto ufficiale: suicidio. La famiglia e i colleghi non ci credono.
Che cosa ci fanno i mercenari del Wagner nella Repubblica Centrafricana? Il Paese è ricco di risorse minerarie, soprattuttouranio, ma anche oro e diamanti. Allo stesso tempo, è in preda a una guerra civile che si protrae dal 2012. Il presidente attuale, eletto nel 2016 in elezioni molto dubbie, ha perso l’appoggio della Francia e si trova in una situazione molto precaria, con il controllo effettivo di solo una piccola parte del Paese. Dopo avere convinto le Nazioni Unite a togliere l’embargo sulla vendita di armi, la Russia ha iniziato un vasto programma di aiuti militari. Il modello di influenza negli stati- clienti, già sperimentato in Siria e Libia, è lo stesso: gli aiuti militari vengono affiancati dall’invio di un grosso contingente di mercenari, ‘ istruttori’ e consulenti politici in grado di difendere il traballante presidente con qualunque mezzo.
L’influenza passa attraverso compagnie private, formalmente distinte dal governo, che si dedicano anche alla protezione e allo sfruttamento delle risorse locali. Secondo le fonti non confermate che ho potuto consultare, la compagnia che sfrutterà le risorse minerarie è una sussidiaria del gruppo Wagner. Vi è una fusione di interessi economici, politici e militari. E la violenza viene usata liberamente. Ma le prove di questo nesso sono difficili da trovare. Così la morte di tre giornalisti in una polverosa strada africana può essere attribuita ad una rapina finita male.