Corriere della Sera, 1 agosto 2018
Intervista a Loredana Bertè: «A 67 anni ho buttato la maschera tragica. Sono una star, mi sento felice»
«Cantare canzoni di Ivano Fossati scritte apposta per me. Che onore, che emozione! Lui, che ormai non scrive per nessuno. E poi il palco, la gente che dopo due ore e mezza di concerto non è ancora sazia». Una Bertè in piena cresta dell’onda, tonica, felice e progettuale trionfa nelle classifiche e al botteghino, con il brano «Non ti dico no» assieme alla band salentina Boomdabash. Altro che viale del tramonto.
Cosa significa per lei toccare di nuovo il successo vero, quello dei bagni di folla, nel tour «Amiche sì»?
«È magnifico! Cantare e calcare in palco è una valvola di sfogo. Questa mia alleanza con i Boomdabash si è rivelata una bomba estiva. Ma nulla succede per caso».
Come è nato il tormentone estivo dell’anno?
«È nato a fatica. I Boomdabash mi sottoposero una canzone rock che loro giudicavano perfetta per me. La trovai orribile e dissi loro: “Mi dovete cucire addosso un reggae, qualcosa che evochi i suoni, le armonie e le atmosfere di “E la luna bussò””. E loro, da bravi, seguirono il mio consiglio. Di lì a poco mi presentarono il brano “Non ti dico no”. Fortissimo. Bella contaminazione, originale. Girammo a Milano un video che era ancora inverno: loro scamiciati, io in giubbotto di velluto sulla bici fra i graffiti sotto un ponte del Naviglio e la sgargiante Galleria accanto a piazza Duomo. E tenerezze e tatuaggi di ragazze dallo sguardo enigmatico».
Basta davvero una canzone indovinata a cambiare il corso di una carriera?
«La canzone giusta non basta a raggiungere 12 milioni di visualizzazioni e un disco di platino. Bisogna agire su se stessi. Io ho perso 12 chili in due anni. A 67 anni ho ritrovato la mia autostima. Credo fermamente in me. Ho accantonato la mia maschera tragica. Prima mi guardavo allo specchio e mi facevo schifo. Adesso mi gridano “strafiga” e io ne sono felice perché mi sento tale. Sono di nuovo una star che accende passioni e desideri. Se volessi potrei rimorchiare dopo ogni serata. Fantastico! Quando mando in giro le foto di scena dello show qualcuno pensa che io stia divulgando scatti di dieci anni fa, e invece sono foto recentissime. Seguo una dieta rigorosa a base di verdure crude e alla griglia. Non conosco più pane e pasta. Condisco con peperoncino e minuscole quantità d’olio d’oliva. Non ho fatto la pace con me stessa e con il mondo intero, ma sono più serena e spero che mia sorella Mimì sia orgogliosa di me».
Cosa se ne fa di questo nuovo successo?
«La riscossa è appena cominciata. Se non mi uccide qualcosa nel frattempo, intendo andare a Sanremo in gara. Vorrei che non succedesse di essere esclusa per la seconda volta. Due volte di seguito sarebbe davvero troppo. C’è da ricordare poi che quest’anno da Sanremo partono le riprese della fiction su mia sorella Mimì. So che Caterina Caselli ha nel cassetto una canzone inedita di Mimì che potrebbe essere utilizzata, magari affidata all’attrice-cantante Serena Rossi che interpreterà mia sorella da giovane. Ho collaborato volentieri alla stesura della sceneggiatura. Renato Zero invece ha deciso di starne fuori e non so il perché».
Ma perché questo interesse per il palco di Sanremo?
«Non ho nessuna intenzione di sprecare energie in decine di passaggi televisivi qua e là. Meglio puntare tutto sul palcoscenico principale».
E a breve termine cosa succede?
«A settembre esce il mio nuovo album. Titolo segreto. Svelo adesso gli autori: Curreri, Fossati, Dall’Aglio, Piccoli. Una bomba fin dalla copertina. Sarà un album ricco di singoli mirabilmente prodotto e arrangiato dal maestro Luca Chiaravalli».
Non ha un cellulare, è allergica all’informatica, ma impazza nei social. Come fa?
«Tutto merito della mia agente Francesca Losappio che farcisce la rete di immagini, suoni, commenti e curiosità. Ora però devo chiudere questa conversazione. Sto facendo le valigie, sono a Milano per poche ore. Devo preparare 5 cambi per cinque concerti. Un lavoraccio. Mi sento come Elton John alle prese con i suoi bauli di costumi».
Il prossimo appuntamento col pubblico doveva essere il 9 agosto al «Beat Village» di Rimini. Ma quando si è saputo che l’organizzazione non aveva saldato la parcella di Al Bano e Romina, tutti gli artisti in cartellone si sono tirati indietro...
«Dobbiamo ringraziare Al Bano che non solo ci ha informati, ma è andato anche dal sindaco della città che ha immediatamente sospeso la manifestazione. Un bell’esempio di solidarietà fra artisti».
La prossima data del tour di «Amiche sì» è per il 12 agosto a Marina di Pietrasanta per la Versiliana.
«Quando non ci esibiamo assieme io e i Boomdabash, ci citiamo a vicenda: loro proiettano i miei video, io i loro».