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 2018  agosto 01 Mercoledì calendario

Si può vivere cornuti e felici. Parola di Vittorio Feltri

Gent.mo Vittorio Feltri, leggo da molti anni i suoi articoli, a volte li condivido altre no, ma questa sul tradimento mi sorprende. Lei che è un uomo vissuto, sa che la maggior parte delle volte l’uomo che è un bel cretino, risponde a un sorriso malizioso di una donna e fa la scopata e poi ciao ciao, intendiamoci altre volte ricerca posizioni che con la moglie mai sono state fatte, altre ricerca affetto e amore che forse mai sono nate in precedenza nel matrimonio, altre ancora nascono per il distacco naturale di passione e amore con la propria moglie per il travasare il tutto sui figli. Questo ultimo, sig. Feltri, è il problema reale... Lei dice anche la donna è paritaria, che ha diritto di farsi una bella scopata e nulla più... Certo, la vita matrimoniale continua... sì, ma nell’inganno, nella mancanza di sincerità. Ma Lei non ha valutato che l’uomo scopa e non si innamora e la maggior parte delle relazioni non vengono rotte per lasciare spazio ad un’altra storia. Ma la donna (che amo e che rispetto), altro cuore e intelligenza ha, se trova non la scopata ma chi le apre il cuore... si innamora di nuovo e chiede la fine del matrimonio. Inizia una storia con il nuovo compagno e, di conseguenza, lascia il marito. Questo avviene molte volte non appena la donna viene lasciata dai figli che sono ormai diventati autosufficenti. Lei, in genere, ha 40/45 anni lui magari ha da poco superato i cinquanta. Si trova di colpo senza più la famiglia, senza la casa, e con l’onere di versare per i figli che generalmente sono ancora minorenni e che devono essere sostenuti e alla moglie per differenza economica. Magari per quest’uomo lo stipendio si aggira intorno alle 1200/1500 euro al mese. Va da se che nascono grossi problemi e anche formalmente di mente. Non mi dica però che sono un maschilista. Veda quante sono le donne che versano mensilmente dei soldi ai mariti o quante sono quelle che lasciano la casa coniugale senza nulla chiedere a seguito della loro nuova situazione sentimentale. Le premetto che non è il mio personale caso.
Cordialmente

Lorenzo Michieli

Caro signor Lorenzo, 

la realtà ha molte sfaccettature e lei ne ha analizzata una con spiccato acume. Ciò che ha descritto trova riscontro in numerosi casi, alcuni dei quali sono a mia conoscenza. Lei però, mi scusi, dà per scontato che le donne siano diverse antropologicamente dagli uomini. Il che è scientificamente falso. Tra i due sessi cambiano i comportamenti per questioni storiche e psicologiche. Le femmine e anche i maschi, più smaccatamente, cercano di soddisfare il proprio erotismo. Entrambi hanno le medesime pulsioni. Solo che le donzelle per antica abitudine, ogni volta che (tradiscono il marito, hanno bisogno di un alibi forte, che pescano nell’amore, altrimenti si sentono mignotte e temono il giudizio negativo della società, rimasta legata in massima parte a pregiudizi ottocenteschi e novecenteschi. La dimostrazione di questa verità consiste nel fatto che non esiste uno scopatore in assenza di una scopatrice. Insomma l’accoppiamento avviene tra due soggetti. Se io faccio le corna a mia moglie devo trovare una signora che ci sta, sennò non succede niente. Pertanto, come ho già scritto, ogni tradimento abbisogna di due traditori di sesso opposto. Ovviamente trascuro gli omosessuali che comunque costituiscono una minoranza statisticamente irrilevante. Il ragionamento è incontestabile. L’amore si fa in due e non importa se uno cerca soltanto il piacere e se l?altra, invece, pretende pure il sentimento. Il risultato non muta. Naturalmente la sua disamina sui risvolti economici della separazione e del divorzio è perfetta e condivisibile. L’uomo è penalizzato da una legislazione iniqua. Egli deve sempre pagare, mentre la sua sposa, poco o tanto, riscuote. In pratica la rottura del matrimonio finora pesa in soldoni sulle spalle del maschio, che, se privo di un reddito alto, deve pranzare e cenare, come ho scritto ieri, alla Caritas. Il divorzio in termini brutali è riservato a gente ricca, ai poveri conviene cercare la pace per motivi di mera sopravvivenza. Ecco perché raccomando a chi litiga in famiglia per faccende di mancata fedeltà di giungere a un accomodamento. Per un paio di corna non vale la pena di mandare a pallino una unione. Meglio tirare avanti e perdonare. Una avventura fuori dal bosco non giustifica una rottura drammatica e dalle conseguenze disastrose. Si può campare felici e cornuti. L’importante è saper ricambiare il torto subìto senza gridarlo ai quattro venti.