ItaliaOggi, 1 agosto 2018
Diritto & Rovescio
Continuano le interpretazioni sulle ragioni dell’eclisse subita da Matteo Renzi (e dal suo partito, il Pd) a partire dal 4 dicembre 2016 quando venne sonoramente bocciato dagli elettori in occasione del referendum sulla riforma costituzionale che, secondo molti, Renzi perse solo perché lo aveva presentato come un referendum su se stesso. Offrì quindi una ghiotta occasione ai suoi antipatizzanti per infilzarlo. La ragione di quel suo fallimento è un’altra ed è dovuta alla sua inaffidabilità. Renzi si era infatti impegnato con Berlusconi nel concordare assieme il nome del presidente della repubblica. Il Cav voleva Amato ma soprattutto non voleva Mattarella. Renzi però, senza avvisare il Cav, fece eleggere in un battibaleno Mattarella. Per cui nel referendum gli mancarono i voti del centrodestra. Senza quello sgarbo, il referendum sarebbe passato. Da qui il baratro nel quale Renzi è finito. Insuperabile, ormai.