19 luglio 2018
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Biografia di Luigi Savina
(Chieti 16 maggio 1954) vicecapo della Polizia di Stato dal 15 febbraio 2016. Già questore di Milano, Terni, Ferrara, Cagliari, capo della Criminalpol di Napoli e della Squadra mobile di Palermo, Milano e di Pescara. «Sono un uomo fortunato perché nella vita ho fatto quello che volevo. Per 25 anni a livello investigativo poi ho lavorato in città bellissime».
• «A Pescara facemmo arresti per il 41-bis già nel 1993. Fu il primo caso in cui venne contestata l’associazione a delinquere di stampo mafioso nel nostro territorio, e quell’ipotesi di reato resse fino alla Cassazione. L’isola felice abruzzese non è mai esistita: ne siamo sempre stati consapevoli» (Luigi Savina). Black Jack (416 bis).
• «A Palermo si distingue per le delicatissime indagini che portarono all’arresto di boss di primo piano di Cosa Nostra, tra gli altri Carlo Greco, Giovanni Brusca, Pietro Aglieri, Michelangelo La Barbera e Gaspare Spatuzza che presto diventerà collaboratore di giustizia facendo luce sulla strage di Capaci dove fu ucciso il giudice Giovanni Falcone» (Francesco Viviano) [Rep. 11/2/2016].
• «La battaglia a tutte le mafie è anche e soprattutto una battaglia culturale e la grossa presenza degli studenti a queste manifestazioni, nonché il lavoro fatto nelle scuole e, nel quotidiano, in tutta Italia da magistrati e appartenenti delle forze dell’ordine, è proprio la riprova che questa è una battaglia culturale» (Luigi Savina alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti per il 22° premio nazionale Paolo Borsellino).
• Nel 2000 viene nominato capo del contingente della Polizia italiana in Albania. Nel 2004 diventa questore di Terni dove ha seguito il caso Aldovrandi, nel 2006 di Ferrara, nel 2008 di Padova, nel 2011 di Cagliari e, tra il 2012 e il 2016, questore di Milano.
• Expo. «Oltre 20 milioni di visitatori, l’avvio con il corteo antagonista, centinaia di visite di capi di Stato stranieri. Per 6 mesi Luigi Savina ha avuto la totale responsabilità di questa metropoli in movimento che è confluita a Milano, senza che mai ci sia stato un intralcio, un problema. Segno che la programmazione è stata perfetta» (Gianni Santucci) [Cds 12/6/2016].
• «Milano è stata una grande soddisfazione. Abbiamo costruito una macchina antiterrorismo infernale. Expo si è svolta tra due grandi attentati, Charlie Hebdo il 7 gennaio e il Bataclan il 13 novembre. Non è stato facile ma anche grazie ai miei validissimi collaboratori siamo riusciti a garantire la sicurezza di tutti» (Luigi Savina).
• «La corruzione è il problema del mondo contemporaneo ma il lavoro antimafia è grande: è come la pulizia della casa, va praticata tutti i giorni soprattutto quando sembra che quella cosa non faccia rumore» (Luigi Savina a Simone Bianchin) [Rep. 12/2/2016].
• «Il questore di Milano Savina è stato nominato prefetto e vicecapo della polizia. Una promessa fatta dopo #Expo ai milanesi e alla polizia. Promosso sul campo» (Tweet di Angelino Alfano, nel 2016).
• Tra i vari riconoscimenti ricevuti: Grande Ufficiale dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” (2017); X e XXII Premio Nazionale “Paolo Borsellino” (2005 e 2017); XIV Premio Rocco Chinnici (2016); Onorificenza “Stemma di Skanderberg e Aquila d’Oro” (2000).
• «Non seguo la politica e soprattutto non seguo il partitismo. Ho avuto con tutti ottimi rapporti» (Luigi Savina).
• Nel 2002 ha pubblicato il libro L’interrogatorio nei reati Violenti per le edizioni Mc Graw-Hill.
• Tre figli, uno dalla prima moglie Rosaria (morta per un tumore), due dalla seconda, Francesca. «Hanno 34, 4 e 2 anni. A sessant’anni ho preso coraggio e mi sono rimesso in gioco».