Corriere della Sera, 7 luglio 2018
Branson vuole far partire le navicelle spaziali da Mola di Puglia
MOLA DI bari (BARi) «Abbiamo già uno spazioporto nel deserto Jornada del Muerto, in Nuovo Messico, e l’obiettivo è poterne utilizzare un altro in Italia, a Grottaglie. Siamo pronti a dotare l’infrastruttura pugliese con due navicelle SpaceShipTwo per portare i turisti in un’altra dimensione. D’altronde lo scopo di ogni essere umano è andare avanti e la conquista dello spazio per tutti è un progresso».
Richard Branson, fondatore e presidente di Virgin Group, vede nei voli suborbitali non solo un’opportunità per sviluppare il business. Il magnate britannico, infatti, ha già costruito un impero economico che spazia dai trasporti alla musica, dal turismo al cinema. Ma quando si parla di cosmo, tecnologia e futuro il suo sguardo si riempie di passione, orgoglio e determinazione: far viaggiare le persone – non gli astronauti – nello spazio significa essere il primo operatore commerciale a realizzare il sogno di tanti. Ovvero osservare la terra da cento chilometri di distanza con un’esperienza di un’ora e quaranta minuti e un biglietto da 250 mila dollari. I primi lanci sono previsti nel 2021.
Branson, in Puglia, fra ulivi, mare e cultura, ha firmato due intese commerciali. Renderà possibile la svolta della mobilità orbitale anche in Europa?
«È esattamente quello che vogliamo realizzare con i nostri partner. Il primo accordo è tra Virgin Orbit e Sitael, del gruppo Angel di Vito Pertosa, per il lancio in orbita da Grottaglie dei mini satelliti prodotti in Puglia, mentre il secondo è tra Virgin Galactic, Sitael e Altec per creare lo spazioporto di Grottaglie destinato anche al turismo».
Quali sono gli obiettivi di questa sfida?
«La Puglia è una regione meravigliosa. È il luogo giusto per far viaggiare le prime persone nello spazio: una porta per qualcosa di unico. Spero di poter attrarre tante persone da tutto il mondo e che questa alleanza possa far crescere questo nuovo settore».
Dagli Usa all’Italia per conquistare insieme il mercato. Siamo pronti per il futuro?
«Qui in Italia c’è tutto per sviluppare i nostri progetti di crescita. La competenza degli ingegneri è la stessa che abbiamo nelle aziende degli Stati Uniti. La visione strategica ci porta a dire che Grottaglie potrà essere il secondo punto al mondo dove si potrà partire per visitare lo spazio. Pensiamo di portare in Puglia due SpaceShipTwo».
Perché crede nei voli suborbitali?
«Virgin vuole aprire lo spazio a beneficio della vita sulla Terra. Contribuiremo ad ampliare le opportunità per la scienza, l’industria e le tante persone che sognano di poter vivere lo spazio visitandolo».
Con Sitael e la Puglia c’è un Sud che funziona anche grazie alla spinta del settore aerospaziale.
«Sono innamorato dell’Italia e nel 2016 l’ho attraversata in bicicletta con un gruppo di 250 persone per una raccolta di fondi a sostegno di progetti formativi. Oggi sono ancora qui. Evidentemente continuo a trovare ragioni per venire in Italia. Ora c’è una partnership con il gruppo Pertosa e il sistema Italia che prospetta una sfida eccitante. Perché questa avventura non sappiamo esattamente dove ci porterà, ma sicuramente sarà un futuro meraviglioso».