la Repubblica, 6 luglio 2018
Io, spaventata dagli insulti
Cosa può fare una signora quasi novantenne (insulti!), ancora semicogitante ( insulti!) quando si sveglia e si ritrova in Italia, estate 2018? Il cuore all’improvviso batte troppo forte per lo spavento: davvero in soli pochi mesi tutto si è ribaltato perché la maggioranza degli italiani, giustamente desiderosa di cambiamento, si è stufata della consunta democrazia che in qualche modo la obbligherebbe a essere democratica, e vuole una bella diarchia proclamante o meglio ancora, una monarchia belligerante? Per poter starsene quieti a cliccare i loro insulti (insulti!) un po’ qua un po’ là?
L’importante è avere sempre più nemici, ormai consumati dagli improperi, contro cui quotidianamente, più volte al dì, scagliarsi: Renzi e i cadaveri in mare (insulti da parte dei pesci!), l’Europa e le tasse, la realtà e il futuro, Boldrini e una delle due Belen. La vecchia signora (insulti!) non accende la televisione da un paio d’anni per non incappare in un talk show, nei loro ospiti che magari sono anche fini pensatori (raro) ma che per il solo fatto di essere lì, diventano orribili. Furbetti e un po’ altezzosi, in generale concionano contro, se no non li invitano (insulti!). Si spera che la prestazione sia a pagamento, almeno una ragione c’è perché si prestino a quella gogna.
Però alla solita signora d’altri tempi (insulti!), diligente e vogliosa del porto d’armi, di un Kalashnikov o persino di un Barrett M107A1 definito micidiale, capita di beccare sul web un anziano energumeno un tempo intelligente anche se odioso, in uno dei milioni di chiacchiericci televisivi costruiti per centuplicare l’incazzamento di un pubblico già fulminato dai precedenti incazzamenti imposti dai geniali incazzatori; il buonuomo, in perfetta tenuta da country gentleman, balbetta di centinaia di migliaia di “africani” che stanno per invaderci, se il nostro buon Mediterraneo non se la sbriga da solo, e quando lo stupefatto conduttore tenta di porgli una domanda, costui finalmente fa finta di incazzarsi non sapendo più cosa dire, e se ne va naturalmente sparando insulti (mi piace!).
Abbondano le notizie, le foto, anche i filmini (come si dirà in lingua web?) contraffatti, più horror per la nostra quiete di un film horror tipo La notte dei morti viventi o l’attuale Hereditary: quelli che ancora credono nel potere della verità, segnalano, magari gentilmente (insulti!) il pericoloso inganno: ma chi dà loro retta, forse qualche rimasuglio di informati (insulti!): roba da sfigati; è tanto più confortevole accumulare falsità (mi piace!) che giustifichino una rabbia troppo piacevole per abbandonarla, magari per rifletterci su un momentino (insulti!).
Del resto la vecchia signora ha dato un’occhiata straniera a Facebook attirata dalla notizia (fake?) che i giovani lo stanno abbandonando: e a parte una gran quantità di foto di gatti e cespugli e di fiori e di fiordi, e tutta una serie di mi piace sulla bellezza e sulla bontà e sulla London Symphony Orchestra, è miserevolmente precipitata in una chat infinita, cattivissima e piena di parolacce, tutta pro chi già comanda incontrastato e soprattutto incontrastabile. La vecchia signora che ha ricordi terrificanti della sua infanzia (per dire, pane di carrube e mortali rifugi antiaereo) cosa può fare? Chiudersi in casa, farsi togliere l’energia, accendere candele, nutrirsi di cibo in scatola, darsi alla magia nera?