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 2018  luglio 06 Venerdì calendario

E sulle gomme usate vibra la nota perfetta

PARMADopo averle consumate per migliaia di chilometri le gomme, ormai dismesse, hanno mille altre destinazioni: anche conservare la purezza del suono. Parma, culla della lirica, casa del Teatro Regio e terra natale dei più grandi direttori d’orchestra italiani, ha scelto di usare i vecchi e inutili copertoni diventati pannelli fonoassorbenti in una sala da musica.Un’operazione green di cui «perfino Toscanini, perfezionista assoluto e grande viaggiatore, sarebbe stato contento e orgoglioso», dice il maestro Luigi Ferrari, sovraintendente della Fondazione Toscanini, la cui omonima Filarmonica da una decina di mesi sta provando e registrando proprio nelle sale ricoperte da 170 pannelli ottenuti da 2000 kg di pneumatici riciclati, poi foderati da legno di ciliegio.«Abbiamo suonato in un silenzio assoluto, perché la musica non tollera interferenze».Il cammino virtuoso per esaltare il connubio fra violoncelli e riciclo è nato un paio di anni fa quando gli architetti dello Studio A+C stavano cercando una soluzione green per la Sala Gavazzeni del prestigioso Auditorium Toscanini, in fase di riqualificazione.Un’enorme area prove, 400 metri quadrati, dove nasce e si registra la musica lirica o sinfonica da proporre stagione dopo stagione, come al Festival Verdi, o come per l’ultimo concerto con Ezio Bosso, dove l’isolamento acustico e il dettaglio del suono sono la chiave del successo.«Ci hanno chiamato per sapere se era possibile – spiega Giovanni Corbetta, direttore di Ecopneus, consorzio senza fini di lucro che raccoglie e ricicla le gomme – e così abbiamo ideato questi pannelli in grado di sposare perfezione acustica e salvaguardia per l’ambiente». Ritirati da migliaia di meccanici italiani, gli pneumatici fuori uso vengono infatti frantumati fino a ottenere un granulato: pulito da rifiuti metallici e tessili questo viene unito a mastici fino alla creazione di pannelli fonoassorbenti.«Hanno la caratteristica di isolare totalmente la sala da rumori esterni ed eliminare il riverbero all’interno». Con l’aiuto di ingegneri acustici, per mesi hanno calibrato insieme agli orchestrali il suono fino a ottenerne l’esaltazione. «Lo stesso Toscanini – ricorda Ferrari – era un analista del suono, famoso per il suo infallibile orecchio. La risposta acustica ottenuta è straordinaria, capace di guidare i direttori anche nell’ascolto dei più piccoli dettagli, quelli che fanno la differenza».È la duttilità della gomma riciclata a fare il miracolo. «Con lo stesso materiale facciamo anche campi da calcio, articoli sportivi o aree giochi per bambini. Ciò che permette la limitazione della trasmissione del rumore e le vibrazioni è la porosità di questa sostanza», aggiunge Corbetta.«Anni fa un esperimento simile lo facemmo in una chiesetta sconsacrata in Maremma dove Legambiente teneva incontri e conferenze. L’eco sparì. Ma misurarci con una orchestra internazionale è un’altra cosa».La gomma riciclata, se ben posizionata, per la Filarmonica Toscanini – orchestra che si è esibita in tutto il mondo diretta da Lorin Maazel, Zubin Mehta o Vladimir Jurowski, solo per citarne alcuni – è migliore di altri materiali nell’ottenere un suono più secco, asciutto o caldo.Dunque è una sfida vinta, quella di Parma, oltretutto in uno spazio già di per sé “riciclato”: un ex zuccherificio dove ora, nelle sue stanze chiuse, il silenzio perfetto esalta ogni nota. Perché come diceva Toscanini «all’aperto si gioca a bocce».