Il Messaggero, 5 luglio 2018
Il segreto dell’acqua pulita a Ibiza: la Posidonia Oceanica
Acqua sempre pulita e cristallina nonostante l’invasione di milioni di turisti e migliaia di imbarcazioni a stagione. E aria ricca di ossigeno quasi come in montagna nonostante una temperatura estiva superiore ai 30 gradi e un traffico da metropoli.
Il segreto di Ibiza si chiama Posidonia Oceanica, una pianta marina spesso scambiata per alga, nei cui fondali meridionali dell’isola, nel tratto di mare che la divide da Formentera, esiste il più grande esemplare del mondo. Si tratta di un’unica pianta lunga otto chilometri e con un’età stimata di 100.000 anni (cresce di 1 cm all’anno), capace di filtrare e ossigenare l’acqua e l’aria dell’isola e dare rifugio a migliaia di pesci e organismi marini. Questo è un altro aspetto poco conosciuto di Ibiza e Formentera e il segreto di una delle acque più pulite del mondo. Siamo esattamente nella riserva naturale di Ses Salines, il parco delle saline, protetto dal 1995 e diventato patrimonio mondiale della biodiversità dell’Unesco dal 1999.
LE ISOLETTE
Questo parco, ibrido, esteso per 14.000 ettari di mare e 3.000 di terra tra le due isole delle Baleari e che comprende le isolette di Es Penjats, Espalmador, S’Espardell, Negres, Escull d’en Terra, En Caragoler, Seca de Sa Barqueta, offre una delle vegetazioni più ricca del Mediterraneo. Sia marina, con i fondali ricchissimi di fauna e flora, un vero paradiso per gli appassionati dello snorkeling.
Un altro aspetto originale è la straordinaria esperienza di galleggiamento che si prova nuotando nel mare delle spiagge del luogo (s’Estany d’es Peix, la Bassa de s’Espalmador, Es Codolar, Illetes, Trinx e Cavallet) dovuto all’ipersalinità di questo tratto di mare. Caratteristica che ha dato origine, a terra, alle antiche saline. Una delle ragioni he ha reso sempre ambita quest’isola e che in passato è stata una delle principali risorse economiche dell’isola. Oggi le saline sono un’area di sosta e nidificazione per oltre duecento specie di volatili in transito dal Nord Europa all’Africa, tra le quali spiccano i fenicotteri acquatici con le loro danze a fil d’acqua, il gabbiano di Audouin e la cicogna comune. Imperdibile poi è lo spettacolo naturale che si può osservare al tramonto quando le vasche di decantazione dell’acqua salata assumono un’originale colorazione rosa simile a quella della spiaggia di Budelli. Il parco comprende anche una piccola foresta pluviale con circa 180 specie di piante, tra le quali spiccano diverse varietà di pini.
BIODIVERSITÀ
All’interno di questa foresta sono state scoperte specie autoctone di animali come la lucertole di Formentera, un rettile socievole che non fugge alla presenza dell’uomo. Il mare però resta il cuore della biodiversità dell’isola, ma merita anche un po’ di bagni, magari fuori dalla pazza folla. Se si preferiscono i fondali spettacolari alla socialità, si possono scegliere le spiagge più selvagge come Ses Margalides e Sa Conillera.