La Stampa, 4 luglio 2018
In vacanza per disintossicarsi dal web
Disconnettersi per riconnettersi: la scritta dà il benvenuto ai clienti degli hotel «digital detox» che si stanno moltiplicando in tutto il mondo. Dall’ex convento toscano con parco secolare al cinque stelle lusso e suite (con servizio di supporto psicologico a richiesta) in piena Fifth Avenue, la parola d’ordine è «techno-free». Al punto che in queste strutture smartphone, tablet e pc vanno consegnati al portiere perché tanto portarseli in camera sarebbe inutile dal momento che in tutto l’hotel non c’è traccia di collegamento Internet. In queste riserve per disintossicarsi dal «digito ergo sum» l’obiettivo è tornare a concentrarsi sul se stessi «off line», vale a dire nella vita vera, non quella mutuata dalla luce blu del cellulare. E se proprio non si riesce a rinunciare al selfie da vacanza c’è l’hotel che arriva a offrire la Polaroid «condivisa» da richiedere alla reception: si paga il costo del rullino, quindi si recupera il gusto di mettersi in posa pensandoci su, perché la foto costa. Poi ci si porta a casa un unicum non replicabile e si pensa a non scattare contro il sole, altro che nuvola di iCloud. Giorno dopo giorno, assicurano i titolari di queste strutture, si passerà da una vita iper-connessa a una vita autentica fatta di tramonti e tuffi che emozionano anche fuori dalla riserva di Istagram. L’ultima concessione che si può fare alla Rete è quella di prenotare on line questa vacanza dalla schiavitù di Internet, anche se molte strutture «digital detox» si possono contattare solo con un sano, vecchio colpo di telefono. Dal Marocco ai Caraibi, dalla Sardegna a Chicago passando per la Toscana e i Caraibi, le location che offrono pacchetti per rigenerarsi «offline» si stanno moltiplicando in tutto il pianeta.
Il fascino dell’eremita
È stato uno dei primi hotel «digital detox» d’Italia: un eremo costruito nel ’300 a Parrano nel cuore dell’Umbria. Niente telefoni, internet o tv. Si dorme nelle antiche cellette dei monaci e si trascorrono le giornate fra yoga e passeggiate a cavallo. Una settimana per riprovare il fascino del silenzio e della meditazione in mezzo alla natura, ma soprattutto per riconquistare la propria autonomia dal wi-fi. Le stanza non hanno telefono, tv e tanto meno la connessione internet. Al loro posto uno scrittoio in pietra e fogli su cui riscoprire il piacere di scrivere lettere.
La casa sull’albero
Dormire sollevati otto metri da terra in mezzo ai rami di una quercia secolare, in un letto a baldacchino che si affaccia su un terrazzo naturale da cui ammirare un panorama fiabesco. Queste sono le suite dell’agriturismo «La piantata» ad Arlena di Castro, un angolo di Provenza incastonato nella campagna laziale, in provincia di Viterbo. Un posto per lasciarsi andare e perdere, insieme con la cognizione del tempo, anche la dipendenza da telefonini, Twitter e Facebook, capendo che la connessione migliore è quella con il respiro della natura.
«Serenity Suite»
Un giretto negli States con la certezza di staccare la spina al web? Nessuno sarà più risoluto dei responsabili dell’hotel Kimpton Monaco a Chicago nel chiedere ai clienti del «Detox Package» che soggiornano nella «Serenity Suite» di consegnare loro ogni «device». Lì non c’è modalità aereo che tenga. Il cellulare non si può utilizzare neppure come sveglia. I consigli per girare o fare shopping nel centro di Chicago arrivano da bella guida cartacea, insieme con il consiglio di non chiedere al primo turista che si incontra fuori dall’hotel, di cercare un buon ristorante su TripAdvisor.
«Forest Bathing»
Un modo per disconnettersi facendo davvero pace con la natura arriva dal «bagno di foresta», pratica nata in Giappone col nome di «Shinrin-yoku». Si può praticare all’Oasi Zegna, in un’area montana protetta nelle Alpi biellesi e si traduce in passeggiate salutari nelle faggete dell’Alta Valsessera. Qui l’ecodesigner, il bio-ricercatore e l’agronomo lavorano per i clienti e hanno rilevato nella vegetazione un’elevata concentrazione di monoterpeni, sostanze volatili rilasciate dal fogliame in grado di dare numerosi benefici alla salute. Il 7 e 8 luglio, all’Oasi Zegna si racconteranno gli effetti fisici e mentali di queste sostanze - dalla stimolazione delle difese immunitarie alla riduzione dello stress sino all’aumento di energia vitale - nell’ambito di un seminario condotto con un insegnante di «Anusara Yoga» che conduce chi lo pratica a fruire della propria beatitudine.
Caraibi a zero connessione
Chi ama il fascino unico del Mar dei Caraibi potrà godere sia della bellezza naturale del luogo sia di un’esperienza «digital detox» a St.Vincent e Grenadine, arcipelago tra Saint Lucia e Grenadine in cui un resort ha lanciato una vacanza mirata per liberarsi dalla schiavitù dei device. Tutti i beni digitali vengono «sequestrati» al momento dell’arrivo. Niente tv nelle suite Young e Palm Island, zero connessione wireless in spiaggia, un «life-coach» per lenire la nostalgia dei saluti a casa su Skype.
Il kit techno-free
Lo offre ai propri clienti il «Westin Dublin» di Dublino, un albergo dove ricaricare le batterie e dimenticare quelle del cellulare. Il kit prevede un buon libro scelto nella biblioteca dell’hotel, un massaggio in camera, un cd di musica rilassante, olii profumati a base di piante per l’aromaterapia. Tutto ad una sola condizione: lasciare telefono e computer spenti in cassaforte per tutto il soggiorno.