Libero, 3 luglio 2018
Per Facci i veri razzisti sono quelli che esaltano le atlete italiane nere solo perché sono nere
Saviano è un razzista bello e buono anche se forse è inconsapevole, incapace di capire che fa danni e basta. Il neorazzismo infatti non abita più in certi vecchi pregiudizi incrostati d’ignoranza e destinati a morire con il vecchio mondo non globalizzato: il neorazzismo, quello dei Saviano, è qualcosa che è tuttavia incapace di prescindere dal colore della pelle di una persona – per restare all’esempio più classico – e quindi che è sempre preso dal sottolineare, continuamente, che quella persona ha un colore. Tante persone normali magari non ci avevano neppure badato, ma invece di spiccare per la loro normalità va a finire che vengono annoverati tra i collaborazionisti di quella che Saviano, scioccamente, ha chiamato «l’Italia razzista di Pontida».
FRANCIA E FINLANDIA
Chi evidenzia il colore delle quattro atlete azzurre è comunque qualcuno che ne evidenzia il colore: che lo faccia per disprezzarle o per elogiarle. Detto questo, in un mondo normale, tutte le opinioni dovrebbero comunque essere lecite senza far volare stracci. In Francia c’è chi critica la nazionale di calcio perché è composta da una prevalenza di uomini di colore. In Finlandia c’è chi ha trovato singolare che a vincere il titolo di Miss Helsinki sia stata una ragazza nigeriana. Sono opinioni. So benissimo, personalmente, che le nazioni ormai sono un crogiolo di cosiddette razze che non rispecchiano più necessariamente i tratti etnici originari di un popolo: è solo una questione di quanto tempo è passato da quando le varie etnie hanno cominciato a mescolarsi.
PERDITA DI TEMPO
Nessuno farebbe notare quattro velocisti statunitensi che siano di colore: ma in Italia, siccome siamo arretrati, per molto tempo avremo ancora i vari Saviano a farci notare quello che a suo dire dovremmo notare, nell’involuto tentativo di contrapporre un esercito «razzista» e un altro esercito «antirazzista». Ma l’antirazzismo è una forma di razzismo blando, inconsapevole, a fin di bene: perché razzismo non è solo l’essere intolleranti con il diverso, ma è anche il sottolineare, ogni volta, che comunque è diverso. L’Italia è quel paese dove fai diventare ministro un’incapace solo perché è nera, ma poi non riesci a cacciarla solo perché è nera. Non dovrebbe impedirti di diventare ministro, il colore della pelle, e dovrebbe neppure aiutarti a diventarlo. Per il resto, i neri sono fisiologicamente più portati per certi sport e sono meno portati per altri. I Saviano invece sono fisiologicamente portati per rompere i coglioni e farci perdere del gran tempo.