la Repubblica, 3 luglio 2018
Edoardo Pesce: «Nessuno mi riconosce in Dogman? Io canto e sogno Scorsese»
Edoardo Pesce ha una fisicità cinematografica in bilico tra la rabbia distruttiva di Toro Scatenato e la potenza gentile del toro Ferdinando, il beniamino del cartoon campione d’incassi. Matteo Garrone lo ha trasformato a colpi di protesi e palestra in Simone, l’amico aguzzino del toelettatore di cani Marcello. Rendendolo irriconoscibile. «Ho amici non del cinema che mi hanno detto “siamo andati a vedere il film, ma ’ndo stai?”. Vuol dire che ha funzionato», racconta l’attore, 38 anni, ora che ha ritrovato una taglia normale. È a Taormina per i Nastri d’argento, ha vinto come migliore interprete insieme a Marcello Fonte. Di premi in tutto Dogman ne ha presi otto. Dei suoi compagni di viaggio dice: «Matteo è un romantico, un Don Chisciotte del cinema. Non gli importa di nulla se non del film che fa. Gli ho regalato un libro su Hopper con la dedica “al miglior pennello del nostro cinema”». Con Marcello «ci siamo incontrati ai provini. Quando Matteo ci ha chiesto separatamente con chi ci saremmo visti meglio nel film ci siamo scelti. È andata a sensazione», racconta mentre giocherella con l’anello con il cerchio bianco su cui è scritto il numero 17.