il Fatto Quotidiano, 2 luglio 2018
Cairo e le critiche mirate di Aldo Grasso
Gentile Urbano Cairo, mi permetta di spezzare una lancia a favore di un suo dipendente di nome Aldo Grasso che da molti anni scrive per il Corriere della Sera un’apprezzata rubrica quotidiana di critica tv. Non sono certo il solo ad aver notato che da quando lei è diventato il proprietario della gloriosa testata di via Solferino l’ottimo Grasso ha di colpo cessato qualsiasi intervento critico.
Come diceva Totò la serva serve e dunque il critico critica, sulle numerose trasmissioni prodotte da La7: emittente anch’essa, dottor Cairo, di sua proprietà come tutti sanno. Ben conoscendo la visione liberale (e rispettosa dell’autonomia dei giornalisti) che ha sempre contraddistinto la sua attività editoriale mai mi permetterei di pensare che la prudenza di Grasso sia conseguente a un qualche intervento pervenuto, diciamo così, dall’alto. O magari equivocato. Pur tuttavia mi duole constatare che un passaggio della rubrica sul Corriere di sabato scorso che mi riguarda (“poi intervengono anche i soliti opinionisti, Antonio Padellaro, Alessandro Sallusti, Antonio Caprarica, a staccare il loro gettone di presenzialismo”) si riferisca alla trasmissione Stasera Italia in onda su Rete4 di Mediaset. Quasi che Grasso si sentisse autorizzato a svolgere il compito per cui è pagato ( mi auguro in misura adeguata) solo lontano dal perimetro de La7. Rete di cui peraltro non perde occasione di tessere le lodi, estasiato perfino dalla centesima replica dell’ispettore Barnaby. E dunque con questa mia le chiedo di sciogliere il critico dal suo voto di castità aziendale. Lo autorizzi, la prego, a occuparsi della mia modesta persona anche quando sono ospite di Otto e mezzo, di Piazza Pulita, o a DiMartedi, Omnibus, Coffee Break, Tagada, Bersaglio Mobile, Maratona Mentana, e in tutte le altre occasioni nelle quali i gentili conduttori de La7 alimentano il mio presenzialismo (ma senza gettoni di qualsivoglia natura, e con ascolti non disprezzabili come lei ben sa). Il mestiere di Grasso può diventare davvero ingrato dopo una vita trascorsa davanti alla tv, soprattutto quando il settimo tasto del telecomando comincia a scottare. Grasso merita comprensione. Aiutiamolo a casa sua. Cordialmente