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 2018  luglio 02 Lunedì calendario

La prima volta di tutte le cose. Il bikini ha già l’età del nonno

A settembre toccherà a Google, signore e padrone della rete, la fotocopiatrice universale del pianeta telematico, la madre della globalizzazione, la tomba del diritto soprattutto quello d’autore. Farà vent’anni come Kylian Mbappè, il piccolo Pelè dei mondiali di Russia. Poi c’è la Pennicilina, con la «P» maiuscola, nata da una muffa notata per puro caso su un vetrino da Alexander Fleming. Compie 90 anni quest’anno, anche se fu brevettata nel 1929, per l’assise medica tutta è la più importante scoperta di sempre dopo l’anestesia, miliardi di persone le devono la vita. A dicembre, il 10 dicembre per essere precisi, a fare 70 anni sarà invece la Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo, 30 articoli e un preambolo, moderna perché in larga parte ignorata, viva ma ancora molto nelle intenzioni. Ma c’è uno studioso negli Stati Uniti, Patrick Robertson, che da anni colleziona prime volte e le trasforma in libri, studi, lezioni, articoli. Tra queste la data di nascita di tutte le cose, il principio di ciò che ci circonda. Pieno di sorprese. Il chewing gum per esempio. Sembra figlio degli anni del rock’n roll e dei ragazzi con il ciuffo invece il primo fu venduto nel Maine nel 1848, centosettanta anni fa, ma esisteva ancora prima. Fu un generale messicano Santa Ana, il comandante che aveva assaltato la fortezza di Alamo, a regalarlo agli yankees quando si trasferì a State Island, finita la guerra messicana. Non si sa se reclamò mai i diritti dell’appiccicosa scoperta.
Il primo aspirapolvere invece è del 1901, quando ancora la maggior parte delle case non aveva l’elettricità. Lo usavano solo le imprese di pulizia a domicilio: il generatore elettrico che muoveva l’ingombrate macchinario stava su una carretta trainata da cavalli e parcheggiata davanti alla casa del cliente. In Inghilterra diventò occasione per intrattenere gli ospiti durante i tea party. Stranezze. I denti finti esistono da 423 anni, il deodorante da 83, la carta igienica da 173. Meglio non approfondire sul prima. C’è invece una certa incertezza, come del resto sugli ingredienti con cui viene preparato, sull’età dell’hamburger. C’è chi dice sia nato nel 1899 chi nel 1904, mentre i primi francocobolli sono del 1854 e non sottovalutate la cosa perchè fu una piccola rivoluzione visto che prima pagava chi riceveva non chi spediva. Sempre a proposito di curiosità: il primo punto esclamativo è nel Catechismo di Edoardo VI, anno di grazia 1553, e lo inventò a Londra lo stampatore J. Day. Il primo libro, cinese, era nato nel 704. 
Uno poi pensa che il forno a microonde sia un’invenzione recente e invece no: è nato nel 1947. Solo che il primo esemplare pesava 300 chili, era alto come un uomo, un metro e settanta, e costava tremila dollari. Lo usavano i ristoranti, gli ospedali e le mense militari americane. Si chiamava rada range. E a proposito di corrente la sedia elettrica è del 1890, e il primo a «sperimentarla» fu un pluriomicida, William Kemmler. L’idea di giustiziare il prigioniero con una scossa elettrica venne ad un ingegnere, Harold Brown, che avendo accesso all’equipaggiamento di Thomas Edison la testò, non sempre con successo, sugli animali. Anche per il condannato un solo tentativo non bastò. Un’esplosione atomica è invece la madre del bikini, nata nel 1946, tre giorni dopo l’esperimento sull’atollo, appunto di Bikini, quando il disegnatore francese Louis Renard fece sfilare per la prima volta una modella in due pezzi. Audrey Manson esibì il primo nudo del cinema nel film Inspiration, anno 1915. Adesso c’è Youporn. E ha solo 12 anni...