il Giornale, 2 luglio 2018
La regina Elisabetta ha il raffreddore. Pronto il piano per l’addio
È bastato che la Regina disertasse l’ultima messa a St.Paul Cathedral perché non si sentiva in forma e il programma che dovrebbe scattare per gestire la sua morte è stato nuovamente aggiornato. L’ha reso noto ieri il Sunday Times, che alla notizia ha riservato addirittura la spalla della prima pagina. Il «London Bridge», così è chiamato il programma di gestione straordinaria dei primi giorni dopo la morte della Sovrana, viene modificato a scadenze regolari, ma questa è la prima volta che le prove hanno coinvolto anche diversi ministri del governo May, che la scorsa settimana si sono riuniti in segreto per programmare i dieci giorni di lutto nazionale. Sempre secondo quanto afferma il quotidiano, il vice di Theresa May, David Lidington, giovedì scorso ha presieduto un incontro allargato a cui hanno preso parte anche il ministro degli Interni Sajid Javid, il leader dei Commons Andrea Leadsom e il ministro scozzese David Mundell. L’esercitazione, battezzata «Castle Dove», ha riguardato soltanto il giorno della morte di Elisabetta e quello seguente, nel quale i ministri devono decidere in quale momento è più opportuno che il Primo Ministro rilasci la prima dichiarazione pubblica.
Anche se ufficialmente non sembrano esistere particolari preoccupazioni per la salute di Elisabetta, la sua recente indisposizione ha fornito un motivo valido per rivedere i preparativi. Non bisogna dimenticare che la Regina ha compiuto 92 anni, per l’età appare in ottima forma, ma il governo non può non tener conto di un’ipotesi inevitabile, come ha ammesso con il giornalista del Times un ministro coperto dall’anonimato. Un’altra fonte governativa ha aggiunto che un simile evento non si era mai verificato fino a questo momento e una prova generale così lunga ed estesa, con più ministri presenti nella stessa stanza non era mai stata effettuata. Pochi i dettagli in possesso del giornale, visto la totale segretezza dell’incontro che sarebbe avvenuto in una stanza dell’Ufficio di Gabinetto, lo stesso luogo dove solitamente si riunisce la Commissione Cobra, quella incaricata di gestire l’emergenza nazionale. Per evitare una fuga di notizie, agli assistenti ministeriali è stato vietato l’accesso.
I ministri presenti alla riunione hanno quindi studiato il piano di convocazione del Parlamento incaricato di approvare l’ascesa al trono del nuovo re. Subito dopo il corpo della Regina resterà per quattro giorni nella Westminester Hall. Secondo il programma, il nuovo Sovrano si recherà in visita sia in Scozia che in Galles per mostrare che sono parte integrante del Regno. Alla prova hanno preso parte anche rappresentanti delle amministrazioni scozzesi e gallesi ai quali Westminster ha devoluto alcuni poteri di gestione ordinaria. Preparativi a parte, rimane ancora da capire chi sarà il successore di Elisabetta. Negli ultimi anni le indiscrezioni su un’eventuale rinuncia del Principe Carlo a favore del primogenito William si sono susseguite a tamburo battente, ma il dubbio è destinato a permanere fino alla fine. Sia il figlio che il nipote di Elisabetta stanno aumentando i loro impegni ufficiali, quasi a provare la loro capacità di governare, ma la Regina non molla. Non ancora almeno.