Corriere della Sera, 29 giugno 2018
Gli rubano l’auto, Casamonica chiama il 113
Rubano l’auto al cugino e con lui si mette all’inseguimento del ladro. Una scena rocambolesca nel pomeriggio di martedì scorso, alla Romanina, che ha visto protagonista Nando Casamonica, 25 anni, appartenente all’omonima famiglia finita al centro delle cronache anche di recente per l’aggressione a un barista e a una disabile proprio in quel quartiere. Questa volta però il ragazzo ha cercato di dar manforte al parente, Amabile Di Guglielmo, che in via Devers era sceso dalla Yaris lasciando le chiavi nel cruscotto per salutare il cugino. Un’imprudenza quella del coetaneo del Casamonica, perché pochi istanti dopo un cinquantenne, Alessandro Zambardi, ha pensato bene di mettersi al volante e partire a tutto gas, complice l’alcol bevuto fino a poco prima, come ha poi raccontato ai poliziotti, che lo hanno arrestato in via delle Sette Miglia. La vittima del furto e il cugino si sono messi all’inseguimento di Zambardi, telefonando al 113 per segnalare il furto e chiedere l’intervento della polizia. Tanto più che pochi chilometri più avanti Zambardi ha avuto un’incidente con la Citroen C1 di due ragazze, ferite e ricoverate in ospedale. La Yaris del fuggiasco è stata intercettata subito dopo dalle volanti e il cinquantenne è finito in manette per furto e guida in stato di ebbrezza. Provvedimento convalidato dal gip davanti al quale Zambardi ha confermato di aver bevuto alcolici prima di rubare la macchina del cugino di Casamonica, al quale è stata restituita senza parafango.