La Stampa, 29 giugno 2018
Addio Mosca, elettricità dall’Ue per i baltici
I Paesi Baltici hanno compiuto un altro passo per allontanarsi da Mosca. Ieri, a margine del vertice europeo di Bruxelles, i presidenti di Estonia, Lettonia e Lituania hanno siglato con quello polacco un accordo per collegare le proprie reti elettriche agli altri Paesi Ue staccando la spina dalla Russia entro il 2025. Il progetto, che costerà circa un miliardo di euro e riceverà finanziamenti dall’Unione europea, punta a ridurre la dipendenza energetica da Mosca e ha quindi un importante valore strategico. «Questo strumento di ricatto usato dalla Russia per interferire nei nostri affari non esisterà più», ha commentato la presidente lituana Dalia Grybauskaite non senza scadere nella retorica. Se in epoca sovietica Polonia e Paesi Baltici sottostavano al Cremlino, ora tutte e quattro le repubbliche sono membri dell’Ue e della Nato e tra le più strenue avversarie politiche della Russia. Sono inoltre al centro delle tensioni tra Mosca e l’Alleanza atlantica e della pericolosa corsa agli armamenti in Europa orientale.