Corriere della Sera, 29 giugno 2018
Purgatori, la sua tv continua a cercare la verità sulla strage di Ustica
Trentotto anni. Tanti ne sono passati dalla strage di Ustica, avvenuta la sera del 27 giugno 1980 quando l’aereo Dc9 dell’Itavia venne abbattuto da un missile provocando la morte di 81 persone. Quasi mezzo secolo di attesa per una verità che ancora tarda ad arrivare, per riprendere le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciate in occasione dell’anniversario: «Grandi le sofferenze che hanno dovuto sopportare i familiari delle vittime. La loro tenacia e la loro incessante ricerca della verità hanno sollecitato passi significativi per ricostruire le circostanze e le responsabilità di quella strage che ancora pretende una conclusiva, univoca ricostruzione».
Con le sue inchieste, Andrea Purgatori ha lavorato per cercare di abbattere il «muro di gomma» eretto per coprire la strage di Ustica (ha anche scritto la sceneggiatura del film di Marco Risi, Il muro di gomma, 1991). Così «Atlantide» ha riproposto la sua inchiesta «Ustica, l’ultimo miglio» che contiene l’intervista esclusiva a Brian Sandlin, marinaio sulla portaerei Usa Saratoga: «Abbiamo abbattuto due Mig libici» (La7, mercoledì, ore 21.20, ora su Rivedila7). Sandlin dichiara di aver visto due caccia della squadriglia «Fighting 103» decollare dalla portaerei durante la notte dell’incidente per una missione di combattimento contro due Mig libici. Al loro rientro, però, sostiene l’ex marinaio, gli aerei non avevano più armamenti sotto le ali». Com’è noto, il Dc9 dell’Itavia, partito da Bologna Borgo Panigale e diretto a Palermo Punta Raisi rimase coinvolto nello scontro (si sospetta che, nel combattimento, sia stato usato come schermatura per sfuggire ai radar) e precipitò in mare tra le isole di Ponza e Ustica. Tra le 20.59 e le 21.04, i radar e le torri di controllo persero il contatto con il volo, l’aereo precipitò causando la morte di tutte le persone a bordo. Ora l’inchiesta della magistratura sta aprendo nuovi spiragli.