Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  giugno 29 Venerdì calendario

Diritto & Rovescio

Angela Merkel, da onnipotente che appariva, sta diventando sempre più l’ombra di se stessa. Dal linguaggio del corpo nessuno riesce a liberarsi. Con le parole si può barare, con la faccia no. La Merkel infatti non esibisce più la cauta sicurezza di un tempo ma sta assumendo l’aria della casalinga impaurita. O del pugile suonato. L’occhio è vitreo e l’incedere è diventato cauto. Tiene d’occhio più le corde che l’avversario. Il problema, per lei, adesso, non è più avanzare, ma non finire al tappeto. Cerca di guadagnare tempo in attesa che le circostanze (non si sa mai) le restituiscano il fiato e la lucidità che aveva. Ma la politica è implacabile. Ti porta al vertice se sei in forma ma ti abbatte se avverte che ci sono delle crepe nella tua personalità. La politica infatti non tollera le mezze misure. O ti elogia o ti azzanna. Non ha memoria dei successi passati. Se barcolli, sei finito. Specie se sei stato forte.