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 2018  giugno 27 Mercoledì calendario

Kris Wu, la star cinese che punta all’America

Sulla musica non ci sono dazi. E allora ecco il primo cantante cinese che, alla faccia di Trump, prova a fare il botto nel mondo occidentale. Si chiama Kris Wu, è già una star in Cina e da poco ha firmato un contratto con Universal, leader mondiale della discografia, per portare la sua musica in 60 Paesi fra Europa e Americhe. «Sto cercando di creare un ponte fra Est e Ovest con la mia musica», ha detto in un’intervista alla rivista online Nylon.
Kris Wu, vero nome Wu Yifan, è nato 27 anni fa a Guangzhou in Cina, ha vissuto gli anni delle medie e del liceo in Canada, in patria ha iniziato la sua carriera con gli EXO, una boyband di k-pop (il pop coreano) e poi la passione per il basket lo ha portato all’hip hop. «Tutto è nato guardando Allen Iverson (stella della Nba degli anni Zero ndr), il modo in cui si vestiva e tutto il resto. Mi ha fatto conoscere la cultura hip hop e ho iniziato a sentire quella musica», ha dichiarato a Billboard. In patria è diventato rapidamente una star non soltanto nella musica, ma anche nel cinema e nella tv. Il sistema dell’entertainment in Cina è in rapido sviluppo e la musica sta trovando una sua strada legale con Tencent, la piattaforma streaming leader. E il rap è il genere del momento.
La prima porta di ingresso di Wu nello showbusiness americano è stata proprio il grande schermo. L’anno scorso ha avuto un ruolo in xXx: Il ritorno di Xander Cage, la saga con Vin Diesel. Nello stesso periodo «Deserve», con il featuring di Travis Scott, è stato il suo biglietto da visita musicale. Gli investimenti sul ragazzo sono importanti: è diventato testimonial di marchi del lusso, da Bulgari a Burberry, lo hanno voluto auto come Mercedes e anche prodotti più popolari come McDonald’s. Non sarebbe la prima star che arriva dall’Asia, c’è stato il coreano Psy con quel tormentone di «Gangnam Style» che però si è rivelato una meteora.
Nessuno ha mai sfondato dalla Cina. Nelle scorse settimane «Like That» è stata la prima canzone di un artista cinese a fare il suo ingresso nella Top 100 di Billboard. «Vorrei essere il Jackie Chan (l’attore cinese che ha sfondato a Hollywood negli anni 80 ndr) della musica. Qualcuno che possa essere un modello in patria. E vedo sempre più artisti asiatici che pubblicano musica in tutto il mondo mentre prima si limitavano al mercato cinese». Per fine estate dovrebbe uscire il suo primo album internazionale. Al quale ci ha messo lo zampino anche un re Mida del pop planetario come Pharrell WIlliams. «Il mio genere è il rap melodico e, pur rimanendo in quell’area, nell’album ci saranno anche suoni diversi. In un paio di brani incorporerò qualcosa di cinese o nei testi o nelle melodie», ha detto.
I codici estetici del rap cinese sono gli stessi di quelli del mondo occidentale. «Non credo che sia un’imitazione. È un segno di apprezzamento di un cultura. Tutto nasce dalla passione per quella cultura. Anche a me è successo così. Devi avere qualcuno da seguire». Non aspettatevi però il classico ego trip da rapper. «Tutti vogliono farsi vedere come quelli più cool, io resto coi piedi per terra e voglio rimanere me stesso. Vengo da una cultura differente. Non vengo dalla strada e credo che l’umiltà sia una componente fondamentale della cultura cinese che mi hanno trasmesso i miei genitori».