Il Sole 24 Ore, 27 giugno 2018
Embraco passa al gruppo Ventures. Produrrà robot per il fotovoltaico
Dall’Embraco alla Ventures srl. Dai compressori per frigoriferi ai robot per pulire i pannelli fotovoltaici e ai sistemi per la depurazione delle acque. Mantenendo però le stesse condizioni di lavoro per contratto e salario. Sarebbe questo l’epilogo della vicenda che è iniziata, in maniera dirompente, alla fine dello scorso anno. Al momento del rientro al lavoro, dopo la fermata natalizia, la società, che fa capo al gruppo Whirlpool, comunicò ai quasi 500 addetti che il sito di Riva di Chieri (Torino) sarebbe stato chiuso nell’ambito di un piano di rioganizzazione. Da allora è iniziata una trattativa intensa che ha visto in prima fila i sindacati, Fiom, Fim e Uilm, le istituzioni locali e molti mediatori esporsi in prima persona, dall’allora ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, fino ad arrivare all’attuale vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini che ieri si è detto «felice per i 417 lavoratori dell’Embraco. Con loro ho vissuto fin dal primo momento la crisi e mi sono battuto per una soluzione. A loro e alle loro famiglie oggi finalmente posso fare gli auguri».
Il risultato è stato un accordo che ha previsto un importante pacchetto per l’uscita dei lavoratori e un progetto di reindustrializzazione del sito che consentirà di impiegare i lavoratori rimasti che sono 417, come spiega una nota della Fiom. In pratica, l’accordo prevede il passaggio, a partire dal 16 luglio, del sito e di tutti i 417 lavoratori alla Ventures srl, che produce robot per pulire pannelli fotovoltaici e, più avanti, si prevede, sistemi per la depurazione delle acque.
I 417 lavoratori saranno riassorbiti gradualmente, mantenendo le stesse condizioni contrattuali e salariali mentre ai lavoratori che, al momento del passaggio, decideranno di firmare il verbale di conciliazione, Embraco corrisponderà il Tfr maturato in azienda fino al dicembre 2016 più un bonus economico di 9.000 euro lordi per il periodo di cassa integrazione da luglio a dicembre 2018. La Ventures, subentrando alla Embraco, sarà una nuovo interlocutore e richiederà la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione/riorganizzazione per 24 mesi: 90 lavoratori rientreranno da subito, ma la produzione potrà essere avviata tra qualche mese, si prevede a inizio 2019 mentre entro aprile 2019 altri 190 addetti dovrebbero rientrare al lavoro, con meccanismi di rotazione.
Per Lino La Mendola e Ugo Bolognesi della Fiom-Cgil, «finalmente si chiude in modo positivo una vertenza durata mesi che ha vissuto punte drammatiche, come quando l’Embraco aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per tutti i lavoratori. Con questo accordo parte la reindustrializzazione che consente il salvataggio di tutti i posti di lavoro. È un successo ottenuto grazie all’impegno dei lavoratori che non hanno mai smesso di lottare per salvare il proprio posto di lavoro». Dario Basso e Vito Benevento della Uilm si dicono «soddisfatti del risultato ottenuto e fiduciosi sul buon esito dell’operazione, anche in virtù delle garanzie sulle solidità della società fornite dal Mise. Abbiamo stabilito un monitoraggio continuo sull’evoluzione dell’iniziativa e soprattutto abbiamo ottenuto che i lavoratori non perderanno né salario né diritti».
Per Carlo Calenda questo accordo «è la dimostrazione che con concretezza e lavoro serio, piuttosto che con gli slogan, si combattono gli effetti delle delocalizzazioni. Ma – avverte -bisogna continuare a vigilare fino alla fine». A questo punto, come spiegano dall’Embraco stessa, «raccolto il parere positivo dei rappresentanti sindacali in vista della formalizzazione ufficiale dell’accordo di re-industrializzazione con Ventures S.r.l.», non resta che portare a termine le procedure legali. «Embraco – spiega l’azienda – continua a lavorare per portare a termine, nelle sedi opportune, le procedure legali, così da arrivare alla ratifica effettiva dell’accordo di reindustrializzazione nelle prossime settimane».