il Giornale, 27 giugno 2018
Tim Cook: «La gente sta troppo tempo sull’iPhone. Non era questa la nostra idea»
«È chiaro a tutti che alcune persone trascorrono troppo tempo utilizzando i nostri dispositivi. Non era questo il nostro scopo». Di interventi critici che mettono in guardia dall’abusare degli smartphone, in questi anni, se ne sono sentiti tanti. Ma che a dirlo sia il capo di Apple, è una sorpresa. Tim Cook, amministratore delegato del colosso di Cupertino, ha parlato lunedì dal palco della Fortune Magazine Conference a San Francisco, California, evento promosso dall’omonima rivista di business. «Non abbiamo mai voluto che le persone utilizzassero eccessivamente i nostri prodotti ha spiegato il successore di Steve Jobs. Vogliamo che i nostri dispositivi rendano gli utenti più autonomi, più emancipati, che li aiutino a fare cose che altrimenti non potrebbero fare. Ma se passi tutto il tuo tempo al cellulare, è troppo».
Lo stesso Cook ha raccontato di essersi accorto a un certo punto di essere diventato dipendente dal suo iPhone: troppe notifiche che fanno vibrare in continuazione il telefonino e che spingono a sbloccarne lo schermo troppo frequentemente. «Quello che abbiamo cercato di fare è stato ragionare profondamente su come affrontare questo problema», ha spiegato il numero uno di Apple. Compito non semplice. Da un lato perché ci sono gli azionisti da non scontentare: sono stati proprio loro a cercare di opporsi allo sviluppo di strumenti di parental control, filtri che permettono ai genitori di monitorare e limitare l’uso del cellulare da parte dei figli (ma, ha spiegato Cook, Apple ha fin dall’inizio lavorato su funzioni del genere). Dall’altro perché investitori e utenti sono preoccupati per il diffondersi di forme di dipendenza da smartphone tra i più piccoli. Per questo, come già annunciato durante l’annuale conferenza per i programmatori a inizio giugno, l’ultima versione del sistema operativo iOS 12, che sarà lanciata in autunno conterrà la funzione «Screen Time», in grado di dire all’utente quanto sta usando il telefonino, quanto tempo sta spendendo su ogni singola applicazione, il numero di notifiche ricevute e persino quante volte ha preso in mano l’iPhone. Una novità rivolta soprattutto ai genitori, che in questo modo potranno programmare gli intervalli di tempo in cui i bambini non potranno usare il dispositivo, per esempio la notte, e potranno impostare opzioni apposite per impedire di visualizzare le notifiche e per bloccare alcune app. In occasione dell’incontro con gli sviluppatori Cook aveva detto di voler far «vivere meglio» i clienti Apple. Ora ha ribadito il concetto.