il Fatto Quotidiano, 25 giugno 2018
Ma mi faccia il piacere
Dellutring. “Forza Italia fa ‘scouting’ tra i talenti del partito” (il Giornale, 22.6). In trasferta fra San Vittore a Rebibbia.
Curriculum. “Solo un anno a Maroni, condannato per turbativa di contratto: ora vuol tornare in politica” (il Giornale, 19.6). La condanna c’è: ma un anno basterà?
Gli ordini sono ordini. “Berlusconi: M5S si contraddice sui pm. La linea: sottolineare il doppioppesismo dei grillini sulla giustizia” (il Giornale, 17.6). “Doppiopesismo. Grillini e ‘Fatto’: da boia a ghigliottinati” (Alessandro Sallusti, il Giornale, 18.6). Che prontezza di riflessi. Sallusti obbedisce al padrone in 24 ore. E poi dicono che non esiste più la servitù di una volta.
Il dilemma. “Caro populista, si farebbe operare da un medico incapace ma onesto?” (rag. Claudio Cerasa, Il Foglio, 15.6). Noi populisti preferiamo un medico capace e onesto. Il ragioniere invece ne vuole uno capace ma disonesto: se poi, sotto anestesia, quello gli sfila il portafoglio dalla tasca, lui ringrazia.
Congiuntivite. “I miracoli che gli imprenditori hanno fatto in questi anni con il made in Italy non li avrebbero mai raggiunti… se… non ci sarebbero state varie situazioni come queste… Perdonatemi, l’emozione…” (Luigi Di Maio, M5S, vicepremier e ministro del Lavoro, alla Camera, beccato da nonleggerlo.it, 17.6). Ma a noi pareva lucidissimo.
I veri problemi. “Ragazzi, parliamoci chiaramente, siamo a giugno 2018 e per la prima volta non siamo ai mondiali. Matteo, direte, ma con tutte le difficoltà che ci sono parli del mondiale? Sì certo, però io ve lo dico con un’espressione chiara: io rosico, io rosico tanto, non per la politica o altro, rosico perché l’Italia non è ai mondiali. Rosico. Che desolazione” (Matteo Renzi, ex premier ed ex segretario Pd, Facebook, 15.6). Ecco: del resto lui che c’entra con la politica?
Mattei. “Per anni hanno fatto la guerra al Matteo sbagliato” (Renzi, 17.6). Che intanto faceva il Rosatellum col Matteo giusto.
Manuel Fantoni. “Non c’è scritto da nessuna parte che il ‘place of safety’, cioè il luogo in cui devono essere sbarcati e messi in sicurezza i migranti, debba essere un porto. Può essere anche una nave battente bandiera straniera” (Danilo Toninelli, M5S, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Repubblica.it, 12.6). M’imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana.
I diversi. “La differenza fra il Pd e gli altri nel caso dello stadio della Roma è il ‘qui non si fa così’ detto dal nostro assessore a Milano. Vale per tutti noi” (Maurizio Martina, reggente del Pd, Repubblica, 18.6). Tranne che per la fondazione Eyu (150mila euro da Parnasi per i renziani) e per il Pd (50mila da Parnasi per Sala).
Ideona/1. “I 5Stelle sono vittime del loro moralismo” (Giovanni Toti, FI, governatore Liguria, Messaggero, 19.6). Se lo dici subito che rubi, poi puoi rubare.
Ideona/2. “Il sovraffollamento non si risolve costruendo nuove carceri” (Mauro Palma, garante detenuti, Dubbio, 19.6). Ma aprendo le celle delle vecchie.
Quello bravo. “Con Virginia due anni di nulla, si dimetta” (Gianni Alemanno, ex sindaco An di Roma, 23.6). Nemmeno un euro da Buzzi e Carminati.
Bagna Caudo. “’Ora so perchè il M5S modificò il mio progetto’. Parla l’ex assessore all’Urbanistica Caudo, che approvò lo stadio ai tempi di Marino: ‘Il taglio delle cubature era sospetto’” (Il Foglio, 21.6). Dimezzare il business di Parnasi era sospetto: invece regalargliene uno doppio quello sì che era un dispetto.
Sibilia cumana. “Lo sbarco sulla Luna è un episodio controverso” (Carlo Sibilia, M5S, sottosegretario all’Interno, Corriere, 22.6). Purtroppo lo sbarco di Sibilia al governo è un episodio accertato.
Dolce stil novo. “L’Europa esplode e la Mogherini non ci capisce nulla. Il ministro degli Esteri Ue si gratta il ventre” (Libero, 17.6). Come dice, contessa?
Calce e Martello. “Chiamparino: pronti al referendum se si congela la Tav” (Repubblica-Torino, 19.6). “Una marcia dei 40 mila per la Tav. Il Pd torni a parlare di lavoro” (Monica Canalis, consigliere Pd a Torino, Stampa, 18.6). Rinasce il Pci: Partito Cemento Italiano.
Macaron. “L’asse dell’Italia con l’Austria e il ministro tedesco Seehofer? L’asse nella storia non ha mai portato fortuna” (Emmanuel Macron, En Marche, presidente francese, 15.6). Bravo Manu, ora però parlaci di Vichy e del maresciallo Pétain.
Il titolo della settimana/1. “Nella Roma grillina della Raggi non funzionano neppure le pecore” (il Giornale, 22.6). Quando c’era Lui, le pecorine arrivavano in orario.
Il titolo della settimana/2. “La lunga eclissi del Cavaliere: ‘Questi vogliono prendersi le tv’” (Repubblica, 20.6). Uahahahahahah.