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 2018  giugno 24 Domenica calendario

Riaprire le case chiuse non ha senso, dice Aldo Cazzullo

Caro Aldo,
vorrei ricordare un grosso problema da risolvere, quello della prostituzione. Farei inserire nel programma di governo anche la fine della legge Merlin. Non si risolverebbe la questione, ma le «professioniste del lavoro più antico del mondo» sarebbero più tutelate, controllate sanitariamente, pagherebbero le tasse, si eliminerebbero i protettori e si potrebbe proteggerle eliminando ogni violenza, segregazione, schiavitù. E, soprattutto, si eviterebbe di costringere minorenni a praticare la «professione». Il problema è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno fa niente. Neanche il Papa, benchè già impegnato a risolvere il problema pedofilia nella Chiesa.

Carlo T.

Caro Carlo,
L ei non si è accorto che le case chiuse sono già state riaperte su Internet. Per strada ci sono ormai quasi solo le disperate, controllate da un racket che non dovrebbe essere impossibile smantellare. Le altre si prostituiscono in Rete. Quanto alla riapertura vera e propria delle case di tolleranza, al di là delle grida da campagna elettorale nessuno la propone sul serio, e non è un male. In questi giorni sto approfondendo la vita di Lina Merlin, e ho maturato una profonda ammirazione per questa donna coraggiosa e tanto esecrata da generazioni di maschi. La civiltà delle case chiuse era fondata sulla disuguaglianza tra uomo e donna: la moglie in casa ad aspettare, il marito con licenza di frequentare le professioniste. Era una società in cui anche il sesso aveva una connotazione classista: la ragazza di buona famiglia doveva arrivare – o fingere di arrivare – illibata alle nozze; alla cameriera magari il padrone poteva mettere impunemente una mano sul sedere; la prostituta poi era sempre a disposizione. Quando andarono al potere a Barcellona, gli anarchici provarono ad abolire la prostituzione per legge, arrivando a proporre una tassa sulla verginità; ma arrivarono alla conclusione che solo una rivoluzione sessuale avrebbe consentito di superare i rapporti mercenari. Nel frattempo la rivoluzione sessuale c’è stata davvero, e la prostituzione non è scomparsa. Ma la quindicina, le marchette, lo sfruttamento da parte dello Stato, no grazie, mai più.