Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  giugno 24 Domenica calendario

Primo giorno al volante, ma per le donne saudite resta una raffica di divieti

L’Arabia Saudita abolisce oggi il divieto di guida per le donne, una proibizione che era un caso unico al mondo. La svolta è stata voluta dal principe ereditario Mohammed Bin Salman, 33 anni, figlio prediletto di re Salman. È lui l’uomo forte del regno, che sta cercando di traghettare uno dei Paesi più conservatori del globo verso il futuro attraverso una serie di riforme. La campagna per chiedere l’abolizione del divieto di guida era iniziata nel 1990, quando dozzine di donne avevano guidato fino a Riad. Tutte arrestate, umiliate e poi licenziate. Da allora a più riprese le saudite avevano sfidato il divieto: nel 2011 e nel 2013 c’erano stati nuovi arresti. Proprio il mese scorso le promotrici della campagna per l’abolizione del divieto sono finite in carcere e accusate di tradimento. E nonostante la fine dell’interdizione, rischiano tuttora anni di galera. Abolita la proibizione della guida, l’Arabia resta comunque un Paese in cui la donna è costretta in condizioni di soggiogamento e sottomissione all’uomo che rasentano la schiavitù. Le saudite non possono, ad esempio, aprire un conto in banca: è necessario il permesso di un uomo, che sia il padre, il marito, o il figlio. È una delle regole del sistema del guardiano, che impone alle donne di avere il permesso di un uomo in moltissime situazioni. Come nel caso del passaporto, altra regola del sistema del guardiano: è necessario il permesso maschile sia per ottenenerlo che per viaggiare all’estero. Proibito poi sposarsi e divorziare: anche qui serve il via libera del guardiano, che in caso di divorzio può addirittura essere il figlio, anche se piccolo. Impossibile andare al ristorante con gli amici, visto che è vietato sedere in luoghi pubblici con uomini che non siano familiari: se non si rispetta questa regola si rischia l’arresto. Quello poi che per la maggioranza delle donne del mondo è la normalità, indossare quel che si vuole, in Arabia è proibito: l’abaya, la lunga veste nera che copre fino ai piedi, è obbligatoria per le saudite e per le straniere.