il Giornale, 23 giugno 2018
Roberto Burioni: «Sui vaccini Salvini ha detto falsità che provocano gravi rischi»
«Un ministro dell’Interno non può dire queste pericolose bugie per fare propaganda politica. E come sentirgli dire che si può guidare quando si è ubriachi. È inaccettabile e molto grave fare certe dichiarazioni fuorvianti: lui ha in mano la sicurezza del nostro paese e delle nostre famiglie». Roberto Burioni, docente di microbiologia e virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele ha perso il suo savoir-faire professionale e scaglia parole durissime contro l’uscita del ministro sulle vaccinazioni.
Professore è preoccupato per le ricadute delle parole di Matteo Salvini sull’opinione pubblica?
«Certamente. Salvini ha dichiarato pubblicamente che dieci vaccini sono troppi e qualcuno è pure inutile o addirittura dannoso. Invece sono i farmaci più sicuri che esistano. In tutto il mondo vengono adottati gli stessi sieri con le stesse tempistiche. Quindi lo sfido a spiegare pubblicamente quali di quelli che vengono somministrati sono inutili e quali sono da eliminare. Ci mostri i dati ma spero sappia distinguere fonti attendibili dai ciarlatani».
Forse Salvini ha ripescato il vecchio tormentone del rischio autismo che ogni tanto viene riemerge in Rete?
«La polemica sull’autismo è legata alla trivalente cioè al vaccino per rosolia morbillo e parotite. Casi in cui non è emerso alcun nesso scientifico fondato. Ormai è un argomento fuori discussione».
Il vaccino potrebbe considerarsi dannoso per la presenza del mercurio che spaventava tante mamme?
«Nei vaccini in uso in Italia il mercurio non è più contenuto già da molti anni perché è un conservante che non serve nelle dosi mono uso. Quindi è un timore insussistente».
Esiste però il rischio di uno choc anafilattico quando la dose viene iniettata.
«Quello esiste ma è un rischio molto remoto. Ed è sufficiente rimanere mezz’ora dopo l’iniezione nello studio del medico per evitare problemi. In questo modo si può intervenire tempestivamente senza conseguenze. Comunque è molto più frequente che lo choc anafilattico capiti durante una festa ad un bambino allergico che mangia cibo con dentro arachidi non dichiarate».
E allora lei rileva almeno un rischio per chi si sottopone alle vaccinazioni?
«Sì, raccomando i genitori di guidare con prudenza quando accompagnano i propri figli negli ambulatori. L’unico rischio è quello fare un incidente stradale».
Salvini critica i vaccini però ha ammesso che i suoi figli sono vaccinati. Le sembra una contraddizione?
«Ovviamente sì e la cosa mi lascia ancora più sorpreso. Non so perché deve dichiarare pubblicamente queste falsità. Io non parlo di economia non avendo le basi. E non capisco quindi perché lui debba parlare di vaccini senza solide basi scientifiche. Può anche stare zitto».
Forse il ministro è contro l’obbligatorietà?
«Salvini non ha detto che è contro l’obbligo, ha detto proprio che sono pericolosi e alcuni inutili. Ma tutto è pericoloso, anche stare al telefono. E quello che ha detto il ministro è proprio una pericolosa bugia».
Perché pericolosa?
«Qualche genitore potrebbe farsi venire mille dubbi. E in Italia non possiamo permetterci un passo indietro. Due anni fa la copertura era scesa pericolosamente fino all’86%. Infatti si è scatenata l’epidemia di morbillo che ha fatto morti. Eravamo al quinto posto al mondo con i nostri casi».
E ora come va?
«Da due anni la copertura vaccinale è risalita grazie alla maggiore informazione e all’obbligo. È importante capire che vaccinarsi e vaccinare i propri figli non è solo una protezione individuale ma è un gesto di responsabilità sociale. Se si diventa scettici sui vaccini torniamo ad avere anche la polio o la difterite».
Sono malattie che colpiscono gli extracomunitari?
«In tanti paesi in via di sviluppo sono ancora diffuse. Ma non sono a rischio solo persone indebolite sui barconi. La globalizzazione trasporta malattie ovunque. L’ultimo caso di difterite è stato isolato in un turista irlandese che si era recato in Sri Lanka in aereo».