Corriere della Sera, 23 giugno 2018
Londra vieta i passaporti senza sesso
La Gran Bretagna non emetterà passaporti «gender neutral», ma continuerà a indicare sui documenti se il possessore sia maschio o femmina. Lo ha deciso un’alta corte britannica che ha bocciato il ricorso di un’attivista, Christie Elan-Cane, la quale riteneva «discriminatoria» la politica del governo del Regno Unito e chiedeva la possibilità di introdurre una categoria «X» sul documento per definire il genere di chi non si sente né uomo né donna. Il giudice Jeremy Baker non ha ritenuto che la prassi in vigore sia illegale. «Le persone come noi – ha detto dopo il giudizio Elan-Cane, che si batte dal 1995 su questi temi – sono socialmente invisibili e vedono negati i propri diritti civili. Chiedevo solo di essere considerata come un essere umano». Il giudice però, nei commenti alla sentenza, ha scritto che il governo dovrà valutare «fino a che punto oggi registrare il genere di un individuo sui documenti ufficiali sia giustificato».