Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  giugno 21 Giovedì calendario

Il peccato originale di Rafa Marquez, tagliato fuori da sponsor e Fifa

Il Messico da una parte. Le nuvole dall’altra: tutte sopra la testa del suo uomo più rappresentativo, Rafa Marquez (nella foto con il c.t. Osorio) che si allena senza gli sponsor sulla maglietta e non beve nemmeno l’acqua del marchio legato alla Nazionale che ha esordito in Russia col botto, battendo la Germania. Il motivo del boicottaggio di tre delle aziende che supportano «El Tri» nella loro missione russa? Dieci mesi fa la giustizia americana ha aperto un’indagine su Marquez, per riciclaggio di denaro: l’ex difensore del Barcellona è accusato di aver aperto attività imprenditoriali negli Usa per movimentare denaro legato al narcotraffico. I suoi conti sono stati congelati e la sua convocazione al Mondiale, molto discussa, è stata in dubbio fino all’ultimo: Marquez, storico capitano, è qui a 39 anni perché un uomo fondamentale per lo spogliatoio e perché entrando in campo con la Germania ha messo piede in 5 diverse edizioni del Mondiale. Ma non riceverà la quota dei premi che la Fifa destina alle squadre partecipanti (la base di partenza è 1.5 milioni per Nazionale), non potrà essere premiato uomo del match, perché la birra americana che sponsorizza il premio ha messo il divieto su di lui e non potrà rilasciare interviste sul sito della Fifa. Per il resto, tutto tranquillo.