ItaliaOggi, 20 giugno 2018
Diritto & Rovescio
È uscito in Francia un bel volume di Yanni Papadopoulos (Démocratie directe, Paris, Economica). In attesa che venga tradotto in Italia, anche se è molto improbabile, ne anticipiamo il contenuto e le conclusioni che condividiamo. Papadopoulos infatti fa un’analisi molto accurata dell’istituto del referendum e arriva a queste conclusioni: si tratta di un istituto che è fortemente inadeguato rispetto alla complessità delle società contemporanee; stimola la conflittualità, invece che la cooperazione; divarica le posizioni estremizzandole ed esasperandole in una semplificazione che diventa irrealistica; incentiva l’irresponsabilità dei governanti (che possono sempre imputare al popolo le scelte sbagliate ma sancite da un voto); stimola comportamenti individualisti e utilitaristi del tipo Nimby («not in my backyard», non nel mio giardino). Margaret Thatcher, che sapeva quel che diceva (ma soprattutto lo diceva), affermò che il referendum è «uno strumento per dittatori e demagoghi». Tiè.