il Giornale, 20 giugno 2018
«Costumi indecenti». Così Riad boccia il Cirque du Soleil
Finora, seppur chiudendo gli oppositori più conservatori nelle carceri dorate di Riad, il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, era riuscito a portare avanti il suo piano di modernizzazione del Paese. Ora, però, deve fare i conti con una battuta d’arresto: Ahmad Al-Khatib, direttore dell’Autorità governativa per l’intrattenimento, nonché ex ministro della Salute, è stato rimosso dall’incarico. Il decreto reale che comunica la decisione, diffuso dall’agenzia di stampa ufficiale Spa, non ne specifica i motivi, ma secondo i media locali all’origine del licenziamento ci sarebbe uno spettacolo circense autorizzato da Al-Khatib in cui si sarebbero esibite artiste in «costumi indecenti». Un video che gira sul web confermerebbe questa teoria: nel filmato si vede una donna in un completo aderente rosa, immagini seguite dalla denuncia appassionata di un giovane saudita.
A questo punto non è chiaro cosa ne sarà dell’esibizione del «Cirque du Soleil» prevista per il prossimo 23 settembre, festa nazionale del regno, e resa possibile proprio da accordi siglati dal dirigente uscente. Uno spettacolo che rientra nel piano «Vision 2030» del principe «Mbs», rivoluzione culturale e economica, pensata non solo per svecchiare Riad ma anche per diversificarne l’economia, riducendo la dipendenza dal petrolio. L’Autorità finora guidata da Al-Khatib è al centro di questo progetto: solo restando nell’ambito della cultura, sono stati organizzati concerti (come quello del rapper americano Nelly) e dopo 35 anni sono stati riaperti i cinema. A febbraio il governo ha annunciato, per bocca dello stesso al-Khatib, investimenti per 64 miliardi di dollari in questo settore da collocare nei prossimi 10 anni.