Corriere della Sera, 19 giugno 2018
Il duo giapponese che crea brani per i videogiochi
Il megaschermo è un videogame fuori misura. Le immagini sono quelle di Streets of Rage 2, una delle saghe di maggior successo degli anni 90, e alla consolle del palco Red Bull non ci sono due gamer professionisti ma i compositori di quella colonna sonora, i giapponesi Yuzo Koshiro e Motohiro Kawashima. «È vero, la musica per videogame è spesso considerata minore a causa delle limitazioni tecnologiche che c’erano in passato. Non avendo composto altra musica prima non le ho mai sentite come un ostacolo alla mia creatività. Vedere oggi un pubblico che ci segue non solo per nostalgia ma perché ci considera parte della club culture è un bel riconoscimento», dice Yuzo Koshiro, padrino della chiptune e fondatore di una casa di sviluppo di videogame. «Lo scopo delle colonne sonore è rendere più divertente l’esperienza di gioco. Ma a volte la musica va oltre e la si ascolta da sola», rilancia Kawashima. I due hanno un background classico. «A 3 anni ho iniziato a suonare piano e violino, a 14 mi sono dato al rock, a 17 con la Yellow Magic Orchestra di Sakamoto è scattata la scintilla con la techno. Per Streets of Rage però misi un muro fra i due mondi», dice Koshiro. «I miei genitori sono musicisti classici: il mio preferito era Gershwin», rilancia Kawashima. Con le app i giochini sono arrivati sugli smartphone, ma spesso a volume zero. È la morte della chipmusic? «No, anche togliendo chi preferisce silenziare, ci sono più giocatori: tutti hanno un telefono», spiega Koshiro. Sfida a Streets of Rage: chi vince? «Avendolo sviluppato credo essere più forte di un giocatore medio», dice Koshiro. E il collega: «Non ho fegato, vince lui».