la Repubblica, 18 giugno 2018
Sondaggi: su Conte e i migranti il governo è ancora in luna di miele col Paese
Agli italiani piace “l’Uomo forte”. Come alternativa ai “partiti deboli” e delegittimati, contro i quali hanno votato, alle elezioni del 4 marzo. Naturalmente, l’attuale premier non evoca questa immagine. Non appare un Uomo Forte. Mentre lo è, sicuramente, Matteo Salvini. Il Capo della Lega. Ma anche del governo, agli occhi di gran parte degli elettori. Tanto che i sondaggi – anche quelli condotti da Demos – vedono la “sua” Lega, la LdS, ormai vicina al M5s. Entrambi: intercettano l’insoddisfazione verso il sistema e verso le classi dirigenti, italiane ed europee.
Per questo i problemi del governo, cominciano adesso.Perché ora Lega e M5S esprimono – sono – la classe dirigente. Al centro (meglio: alla destra…) del sistema. In Italia. Il governo è, come prevedibile, apprezzato soprattutto dagli elettori della Lega e del M5s (circa l’80% in entrambi i casi).Piace, inoltre, alla base di FI e dei Fd’I (circa il 50% di consensi).
Dunque: Destra. Anche per questo Salvini, per colorare la propria bandiera, preferisce il Blu al Verde. Per marcare la propria identità e leadership di “Destra”. Sopra e oltre l’Azzurro di Forza Italia.
Tuttavia, la parabola di Renzi dimostra come il consenso politico, verso i governi e i loro Capi, non sia “per sempre”. Ma rischi di deteriorarsi. Anche in modo rapido e im-prevedibile.Com’è successo proprio a Renzi.Dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.Per questo l’attuale governo ha “aggredito” un tema all’origine delle paure che alimentano i (ri)sentimenti politici del nostro tempo. In Italia e in Europa. Ha, quindi, scelto “l’immigrazione”.
In particolare, il contrasto contro gli sbarchi dalla Libia che proseguono, da anni. E generano un’insofferenza diffusa. In misura ben superiore alle proporzioni del fenomeno. Ma lo sappiamo bene: “il mondo cade su di noi”, come cantavano i Rokes. Concludendo, con lucida pre-veggenza: “Ma che colpa abbiamo noi?”. Così, alla ricerca di “colpevoli”, gli immigrati offrono un’immagine alla nostra “paura del mondo”. E, per questo, esercitano un’influenza molto elevata sul comportamento elettorale. In Italia. Ma anche altrove, in Europa. Perché mai come oggi, negli ultimi anni, lo spirito di accoglienza è apparso in declino. Comunque: minoritario. Lo conferma il sondaggio di Demos. Dal quale, peraltro, emergono differenze profonde, fra gli elettori dei diversi partiti. Di fronte agli sbarchi di profughi e immigrati, infatti, 3 leghisti su 4 non hanno esitazioni. Debbono essere respinti. Lo stesso pensano circa 2 elettori del M5s su 3. E quasi 6 su 10, fra quelli di Fd’I. Mentre nella base del PD si scende al 17%. Non per caso, dunque, il governo, per iniziativa del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha deciso di “respingere” una nave dell’Ong internazionale Msf, con oltre 600 migranti a bordo.L’Aquarius: ha ottenuto accoglienza dal governo spagnolo ed è giunta proprio ieri a Valencia. La scelta di Salvini, secondo il sondaggio di Demos, è condivisa da una larga maggioranza di italiani: il 58%.
Praticamente, la stessa misura del consenso riconosciuto al governo. Non per caso, l’adesione a questa iniziativa è quasi unanime (87%) fra gli elettori della Lega. Ma supera il 70% anche presso la base del M5S, che si sta, evidentemente, adeguando alla “cultura leghista”. Ed è “apprezzata”, nella stessa misura, dagli elettori di FI. Al contrario, è “disprezzata” da quasi 3 elettori del Pd su 4.
L’orientamento del governo verso la UE e, ancor più verso l’Euro, appare molto più cauto.Nonostante lo scetticismo espresso dall’area Giallo Blu nel passato, anche recente.Tuttavia, come abbiamo già messo in luce, la fiducia nella Ue è cresciuta, dopo il voto del 4 marzo. Per timore delle conseguenze di un’eventuale uscita. A maggior ragione, il peso di chi vorrebbe uscire dall’euro (e, implicitamente, tornare alla Lira) non è mai apparso così limitato: 26%. Minoritario anche fra gli elettori della Lega e del M5s (circa il 35%). Supera la maggioranza solo nella base di FI. Ormai residuale (e più radicale). Così si spiega la disponibilità dimostrata dai “nuovi” Capi della “nuova” Maggioranza verso la Ue e verso l’Euro. Perché gli italiani, soprattutto gli elettori della Lega e del M5s, sono diffidenti verso la Ue e verso l’Euro. Ma a uscirne non ci pensano proprio. Per timore di quel che potrebbe avvenire. Dopo.Così, il governo procede prudente. Alla guida di un Paese che, a differenza del passato, oggi rischia di apparire in-ospitale. A dispetto della realtà. Conte: “naviga” a vista. Di certo non approderà in Spagna.Rischierebbe di incontrare i profughi dell’Aquarius…