Corriere della Sera, 17 giugno 2018
Halldorsson, il portiere che ha parato il rigore a Messi
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
MOSCA «Ho fatto bene i compiti a casa». C’è sempre qualcosa di giocoso e di fanciullesco nell’Islanda del pallone, anche se sul campo, poi, tutti si comportano terribilmente sul serio. I compiti a casa del portiere Hannes Thor Halldorsson – 34 anni, 51 presenze in Nazionale, guardiano della squadra danese del Randers dopo aver giocato in Islanda, Norvegia e per 8 partite con gli olandesi del Nec Nijmegen – erano questi: «Ho guardato tanti rigori di Messi e, quando è arrivato sul dischetto, ho avuto la sensazione che avrebbe calciato proprio così».
Chissà se Halldorson sapeva che Messi ne aveva già sbagliati 2 degli ultimi 4 tirati. In ogni caso, questo non è semplicemente un numero da statistica ma è un regalo gigantesco fatto a tutto il suo Paese. Per l’Islanda era la prima partita a un Mondiale. Fermare l’Argentina e, nel caso, fermare Messi ha già fatto la storia: «Per me è come un sogno che si realizza: chi l’avrebbe detto, quando ero ragazzo, che un giorno sarei stato l’Mvp di una partita del Mondiale. La cosa più importante, però, è che il rigore parato ci ha aiutato a ottenere un punto».
Erano in tanti a chiedersi se l’Europeo di Francia 2016 (dove l’Islanda arrivò ai quarti battendo l’Inghilterra negli ottavi prima di arrendersi alla Francia) fosse un episodio irripetibile. Non la pensava così il c.t. Heimir Hallgrimsson, che alla vigilia aveva sentenziato: «Non siamo qui per un miracolo, quello che abbiamo ce lo siamo meritato».
Nello storico risultato dell’Islanda c’è anche un pizzico d’Italia: la gran partita difensiva dell’udinese Hallfredsson e il «gemellaggio» che la Gazzetta dello Sport ha voluto stringere con gli «azzurri» di Reykjavik prima del Mondiale: «È per noi è un grandissimo onore – ha detto Hallgrimsson —. Ma adesso pensiamo alla prossima partita, perché l’obiettivo è superare il girone».