la Repubblica, 16 giugno 2018
Jadran, il ribelle che ha rubato ad Haftar i rubinetti del petrolio
Ancora una sorpresa nel caos di Libia. Nel giro di poche ore una coalizione guidata dal giovane capo- milizia Ibrahim Jadran è riuscita a far sloggiare i soldati del generale Khalifa Haftar dai terminal petroliferi in Cirenaica. La mossa di Jadran ha costretto la Noc, l’Eni libico, a dichiarare la “causa di forza maggiore”, bloccare tutti i terminali ed evacuare il personale, arrestando per il momento l’esportazione di petrolio dall’Est del paese.
I terminali conquistati da Jadran sono sicuramente Ras Lanuf e Es Sider, ma secondo alcuni fonti anche gli altri terminal dell’Est, Zueitina e Brega, sarebbero stati strappati alla milizia di Haftar. Jadran fino a 2 anni fa comandava la “Petroleum Facilities Guard”: con lui adesso si sarebbero mossi la “Benghazi Defense Brigade”, una coalizione di gruppi armati islamisti più o meno radicali, e soprattutto elementi della tribù Magharba, a cui appartengono Jadran e i suoi fratelli.Furono i Magharba 2 anni fa a far sloggiare Jadran dai pozzi petroliferi dopo aver stretto un accordo con Haftar: ma le vessazioni, le violenze che i Magharba hanno subito in questi mesi dall’esercito di Haftar hanno convinto la tribù a richiamare in servizio il giovane capo- milizia che nel frattempo, con alcuni milioni di dollari, si era trasferito in Tunisia e negli Emirati per una pausa di riflessione.
Jadran è un personaggio fuori dal comune nella storia della Libia post- rivoluzionaria: assieme a 4 dei suoi 5 fratelli era stato per lunghi periodi nelle carceri di Gheddafi. Tutti ricordano che i fratelli venivano arrestati perché accusati di furti di auto o azioni violente più che di reati politici. Ma immediatamente dopo il febbraio 2011 si organizzano in Cirenaica, combattono i gheddafiani, creano la Guardia petrolifera che sarà poi incaricata ufficialmente di controllare i pozzi. Passano all’azione politica vera e propria. Jadran sostiene per un periodo i tempo una corrente “federalista”, che in Libia significa “separatista”, per permettere un governo autonomo in Cirenaica. Un altro fratello si avvicina ad Al Qaeda, un terzo diventerà sindaco di Agedabia e sarà poi ucciso.
Sia come sia, mentre le truppe di Haftar sono ancora impegnate nell’assedio di Derna sulla costa del Mediterraneo, giovedì Jadran e i suoi alleati del BDB hanno occupato i pozzi. Le domande da farsi sono: chi sostiene Jadran fuori della Libia? E poi: cosa farà Haftar? Una sola certezza: tutto questo nuovo caos militare non farà che allargare gli spazi di gruppi criminali come quelli che trasportano i migranti.