il Giornale, 16 giugno 2018
Sandra Milo: «Quando rifiutai di baciare Tognazzi»
All’anagrafe fa Salvatrice Elena Greco ma per tutti è Sandra Milo. Icona del cinema italiano, da Lo scapolo con Alberto Sordi fino a Giulietta degli spiriti e 8 e mezzo di Federico Fellini che si aggiudicò l’Oscar come miglior film straniero. Un’energia da far invidia e ancora un grande entusiasmo per il suo lavoro. Una vera e propria forza della natura.
Com’è Sandra Milo oggi?
«Una donna soddisfatta. Vivo i successi con tranquillità così come nello stesso modo vivo anche le delusioni. Tutto fa parte della vita».
Ripercorrendo la sua carriera pensa di avere avuto qualche occasione persa?
«Nessuna occasione mancata o persa, se qualcosa non è andata c’era un motivo. Forse, unico rammarico, quello di non aver fatto Amarcord di Federico Fellini a causa del divieto della mia famiglia, o meglio, di mio marito. Comunque in definitiva nessun rimpianto».
Un aneddoto OFF della sua carriera?
«Sul set di Totò sulla luna per la regia di Steno avrei dovuto baciare Ugo Tognazzi. Ero giovane e fidanzata e non volevo farlo. Mi sembrava di fare un torto al mio compagno dell’epoca. La scena venne tolta e Tognazzi, nel ristorante degli Studios, mi disse: Signorina guardi che io mi lavo i denti tutti i giorni!. Fu una cosa molto divertente dettata dalla mia ingenuità ed inesperienza».
Una donna di grande carisma e successo. Gli uomini che ha incontrato nella sua vita ne hanno risentito?
«Se devo essere sincera mai perché in un rapporto di coppia al primo posto ho sempre messo il cuore e non la mia popolarità né il mio successo».
Il suo rapporto con gli uomini di potere?
«Se il potere è meritato genera ammirazione, se immeritato preferisco non avere interazioni».
Federico Fellini: un amore o un legame tra Pigmalione e la sua musa?
«Un grandissimo amore. Non è stato il mio Pigmalione perché già lavoravo. Il nostro è stato un legame fortissimo e insieme abbiamo condiviso grandi successi».
La situazione politica italiana vive un grande cambiamento. Pensa che il nuovo Governo possa risollevare le sorti del Bel Paese?
«Mi auguro prima di tutto che possa dimostrarsi un buon governo per gli italiani e per l’Italia tutta. Un’altra speranza è che si adoperi per la cultura e per l’arte. Sono ricchezze che non vanno trascurate».
Un consiglio per i giovani che si affacciano al mondo del cinema e del lavoro in generale?
«Di non scoraggiarsi mai, di perseverare e lottare fino in fondo per ciò che desiderano. Gli insuccessi fortificano. Sempre!».