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 2018  giugno 16 Sabato calendario

In coma da tre mesi mette al mondo una bimba

La mamma ha aperto e chiuso gli occhi un paio di volte durante il parto. La bambina è uscita dal suo grembo e ha pianto come tutti i neonati sani che iniziano il loro percorso di vita. Ma non ha potuto essere abbracciata e confortata da chi l’ha messa al mondo. La piccola è nata di otto mesi dopo essere cresciuta nella pancia di una donna in coma da tre mesi e mezzo.
C’è sempre un che di miracoloso in queste storie. Ma accanto alla forza della natura si affianca l’abilità di un’affiatata equipe di medici che permettono ad una creatura di nascere anche nella situazione più drammatica. Il centro dello straordinario parto è l’ospedale Carlo Poma di Mantova dove pochi giorni fa viene ricoverata in ginecologia una giovane donna di 33 anni con una storia molto particolare. É incinta, ma in coma da tre mesi e mezzo, da quando è stata colpita da un improvviso arresto cardio-circolatorio e ricoverata nell’ospedale di Pieve di Coriano, nel Mantovano. Dove le cose si complicano. Sopraggiunge un ictus che le provoca danni di natura neurologica, le diagnosticano una grave forma di encefalopatia. Da quel momento la donna sprofonda in uno stato di coma leggero che le impedisce, però, di parlare e di rendersi conto di quanto le accade attorno. 
Ma lei porta in grembo una creatura, che continua a crescere e a svilupparsi. Ora ha otto mesi. Il suo corpicino, sano e perfetto, è dotato tutti gli organi arrivati alla giusta maturazione. Ed è il momento giusto per intervenire, troppo rischioso far passare altro tempo. Così gli specialisti decidono di dare il via libera al parto anticipato e in emergenza. Si organizza il trasferimento all’ospedale di Mantova dove viene programmato l’intervento, un parto con epidurale eseguito da un’équipe di 30 persone tra medici, infermieri e tecnici guidata dal ginecologo Giampaolo Grisolia.
L’intervento dura un paio d’ore, la mamma non parla ma apre gli occhi ben due volte, quasi consapevole di quanto stia succedendo intorno al lei. La piccola sta bene. Per precauzione, è ricoverata in Patologia neonatale sotto stretta osservazione mentre la sua mamma è in terapia intensiva cardiologica. La storia per il momento si ferma qui, ma si allunga la lista delle donne che partoriscono in coma (circa venti in Italia). 
A volte c’è il lieto fine. Com’è accaduto ad Ancona nel 2015 dove una donna di 34 anni, in coma da tre mesi, dopo aver partorito una figlia ha subito ha aperto gli occhi e ha ripreso conoscenza. In molti hanno gridato al miracolo. Un altro caso analogo a Catania nel 2006. Mariangela, 21 anni, anche lei in coma per un’emorragia cerebrale, partorisce Sofia Benedetta alla 28esima settimana. La mamma sopravvive e recupera al 100%. Sempre a Catania Ivana, 33 anni, in coma per gli stessi motivi delle precedenti, partorisce dopo 32 settimane di gestazione Rebecca Maria. Tutto bene per madre e figlia.