Il Messaggero, 15 giugno 2018
Carceri con schermi al plasma per hooligans
MOSCA Questo è certamente il Mundial della sicurezza con tutti i record relativi non solo battuti, ma polverizzati. Decine di migliaia sono le telecamere installate ovunque nelle città, 700 solo nella piccola Kaliningrad, con mega-centri controllo, pieni di schermi e di addetti pronti a dare l’allarme agli agenti di polizia dislocati nei punti nevralgici sul territorio. In aria volano persino mini-droni, capaci di sorvegliare le zone prossime agli impianti sportivi, utili anche alla difesa in caso qualche squilibrato volesse lanciare delle bombe dall’alto, come minacciato su Internet dall’Isis. I software di identificazione facciale sono ampiamente usati: se qualche ricercato incappasse in queste telecamere ad alta definizione verrebbe immediatamente riconosciuto e l’allarme scatterebbe all’istante.
OSSESSIONE
Dopo il crollo dell’Urss, nel 1991, i russi sono ossessionati dalla sicurezza, ampiamente giustificata prima dall’alto tasso di criminalità, poi dalla lunga ondata terrorista. Così, l’uso della tecnologia è oggi quasi maniacale. Ad esempio sono davvero in pochi quelli che viaggiano in automobile senza collegare al proprio cruscotto una telecamera, che registra qualsiasi manovra, quando il veicolo è in movimento. Social media, Internet e poste elettroniche sono poi setacciati senza sosta. Il messanger Telegram, che non ha voluto fornire le chiavi di ingresso all’Fsb l’ex Kgb di memoria sovietica – non funziona più. Secondo alcuni esperti informatici questo è un canale di comunicazione usato di recente dai malviventi.
REGOLE RIGIDISSIME
La presenza di polizia, agenti dei Servizi e volontari è così imponente ed inimmaginabile in Occidente che il territorio è come al solito tenuto sotto vigile controllo. La macchina burocratica ha imposto regole rigidissime anche agli stranieri residenti stabilmente in Russia non solo al circa milione di spettatori/turisti – già schedati con le tessere dei tifosi – i quali sono probabilmente sorvegliati attraverso gli smartphone. Se si vuole raggiungere una delle 11 sedi che ospitano le partite del Mundial lo si può fare solo in treno o in aereo. Gli autobus di linea intercittadini, di sovente in passato utilizzati dai terroristi, sono stati sospesi per un mese. Viaggiano solo i mezzi turistici con relativo permesso speciale. Nelle circonvallazioni di accesso sono stati costituiti posti di blocco mobili che verificano i documenti di chi transita. In ultimo, come ha raccontato l’oppositore Navalnyj appena liberato, le prigioni per le detenzioni amministrative sono state trasformate in carrozze di prima classe con celle dotate di schermi a cristalli liquidi e sbarre pitturate di fresco. Gli hooligans, insomma, avranno tutti i confort.