la Repubblica, 15 giugno 2018
In sala in Italia più donne che negli Usa
Che nella musica, nel cinema e nella tv italiani la donna fosse comprimaria era evidentemente chiaro anche prima della ricerca del Nuovo Imaie. Il dato decisamente meno scontato che emerge dallo studio – realizzato dell’Istituto per la tutela degli Artisti, Interpreti ed Esecutori – è che le donne, nel nostro paese, hanno più spazio rispetto alle colleghe di altri paesi. Ad esempio rispetto agli Stati Uniti, dove quest’anno si sono affermati i movimenti che, da MeToo a Time’s up, lottano per la parità di genere.
L’analisi riguarda 315 mila ruoli interpretati da donne e uomini in 63mila opere di 84 paesi. La fotografia è quella di un’industria che ragiona, pensa e produce al maschile. La situazione peggiora con l’avanzare dell’età e il cammino verso la parità è lento. In generale i comprimari femminili sono il 33 per cento, contro il 66 degli uomini. Le donne protagoniste sono il 37 per cento, gli uomini il 62. In tutto le parti maschili sono il 64 per cento, contro il 35 per cento di quelle riservate alle donne.
L’Italia è il paese in cui la forbice è meno accentuata: le protagoniste sono il 39 per cento contro il 61 di uomini e in totale ci sono 121mila ruoli femminili (38 per cento) contro i 194mila (61 per cento) maschili. La differenza di presenza – il 22 per cento – è minore rispetto a paesi come gli Usa (45), Regno Unito (39), Francia (36), Germania (27) e Spagna (25).Come spesso lamentato dalle attrici, le possibilità di aver un buon ruolo cala con l’età molto di più per le donne. Rispetto all’andamento generale, però, il dato italiano è positivo e nella fascia d’età 18-34 anni i ruoli femminili sono il 52 per cento rispetto ai maschili (47).
Ma la situazione si ribalta tra i 55 e i 67 anni: 72 per cento di ruoli maschili, contro il 27 delle donne. Ben peggiore il dato in Usa: oltre i 67 anni la percentuale di ruoli femminili è appena del 16 per cento contro l’83 dei maschi. L’analisi del periodo storico ci racconta che il cammino verso la parità è lenta. Nelle opere fino al 1939 i ruoli femminili in Italia, come negli altri paesi, sono stati il 31 per cento contro il 69. Tra il 1940 e il 1959 il rapporto è del 30 contro il 70, tra il 1960 e il 1979 il divario peggiora, 27 per cento contro il 73.
La situazione migliora dagli Ottanta al Duemila: 37 per cento contro il 63. Dal 2000 all’anno scorso i ruoli femminili sono stati il 41 contro il 59 dei maschili. A Hollywood l’equilibrio è ancora lontano: tra il 2000 e il 2017 i ruoli maschili sono stati più del 70 per cento, contro il 29 di quelli femminili.